Capitolo 32

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SOFIA

Abbiamo raggiunto l'ultimo piano e, dopo un bacio infinito, ci stacchiamo solo per poter entrare in casa.

Kyle cammina davanti a me e a ogni passo sento l'ansia che aumenta. Io non sono alla sua altezza e non lo sarò mai.

Apre la porta e si sposta su un lato per farmi passare. Entro e ciò che mi colpisce subito è l'eleganza di quella casa.

C'è un piccolo tavolo sulla destra, con un piattino per metterci le chiavi, accanto un appendiabiti e poi si apre il salone.

Non è grande come quello di casa mia, ma è comunque bellissimo. C'è un divano nero di pelle, posizionato davanti a un televisore ultrapiatto. Su una parete noto diverse mensole, ma nemmeno una contiene un libro. Ci sono vari oggetti, ma sono talmente tanti che non riesco a distinguerli l'uno dall'altro.

In quel momento sento qualcosa ai miei piedi e quando abbasso lo sguardo vedo Timmy. Lo accarezzo un po', mentre lui si struscia contro le mie gambe. I ragazzi mi hanno detto di essere riusciti a portarlo fuori dalla casa giusto in tempo e io gliene sono terribilmente grata.

Mi volto verso Kyle, che mi sta guardando.

"Ti lascio un po' di tempo per curiosare in giro" mi dice con tono gentile.

Mi volto di nuovo e inizio a guardare in giro con più curiosità. Entro nella cucina e per un secondo penso alla cucina che c'era nella mia casa in Italia. Ricordo la mamma che preparava il pranzo e io che facevo i compiti lì. Ricordo le colazioni tutti insieme la domenica mattina e le notti in cui io e i miei fratelli ci alzavamo per andare a rubare latte e biscotti. La cucina, a differenza del salone, ha uno stile molto classico. È in legno scuro ed è veramente accogliente.

Vorrei passare qui ogni mattina a preparare la colazione.

"Vieni, ti faccio vedere il resto della casa" mi dice Kyle.

Mi volto e lo seguo. Raggiungiamo un altro corridoio, dove ci sono diverse porte chiuse.

"Queste sono tutte le camere da letto..." mi dice, poi apre una delle porte, facendomi di nuovo passare per prima. "...e questa è la mia" conclude.

È una stanza molto semplice. Le pareti sono bianche, mentre al centro c'è un letto matrimoniale con la spalliera imbottita. Due comodini neri ai due lati e un armadio dello stesso colore che occupa un'intera parete. C'è una porta che sicuramente porta al suo bagno privato.

Vengo distratta dai miei pensieri quando sento due mani sui miei fianchi. Sobbalzo per un attimo, poi mi ricordo che è Kyle.

Mi bacia il collo, stringendomi da dietro. Il suo petto aderisce con la mia schiena e io trattengo il fiato.

Continuo a ripetermi che è Kyle e che non devo avere paura. Lui non mi farà mai del male. Lo conosco da pochi mesi, ma so che non mi deluderà mai.

"Ti piace?" mi chiede, mentre le sue labbra continuano a baciarmi il collo.

"Da impazzire" gli dico, mentre mi volto per guardarlo in faccia. "È la casa più bella che abbia mai visto".

Lui ride.

"Vivevi in una mega villa, non puoi dire che questa è più bella".

"Lo è, perché sa di affetto e di calore" gli rispondo sincera.

Lui mi guarda negli occhi. Mi piace da impazzire quando lo fa. All'inizio il suo sguardo mi terrorizzava perché avevo la sensazione che mi leggesse dentro, ma ho imparato a guardarci qualcosa di diverso. Non c'è un doppio fine, ma solo affetto. Qualcuno prova affetto per me. Qualcuno mi mette davanti a tutto.

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