23. "She still loves you"

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Iria's POV

Il sole brillava alto sul Regno del Nord ma non era abbastanza potente per combattere contro il freddo che persisteva su quelle terre.

Edith era ancora da Azrael ma sapevo perfettamente che sarebbe ritornata presto. Si meritava una vacanza, si meritava una pausa, ma nessuno era capace di prendersi un po' di tempo dal dolore.

Mi assicurai che nel castello tutto fosse perfetto e che i domestici avessero sistemato tutto. Era strano pensare che qualche tempo fa ero parte della servitù reale e che in quel momento, invece, ero una dama di corte.

«È tutto a posto?» domandò la voce di Nathan alle mie spalle facendomi sussultare leggermente.

Mi voltai verso di lui e lo osservai attentamente.

I capelli biondi ricadevano sul viso bagnati e il suo volto era costernato da goccioline di sudore. Aveva un leggero fiatone e il petto si alzava più velocemente del dovuto.

Si era appena allenato.

«Dovresti farti una doccia calda prima che tu possa prendere un raffreddore» affermai per poi voltarmi verso la vasta vetrata che vi era all'ingresso.

Nathan era sicuramente un bel ragazzo, ma non era colui che aveva catturato la mia attenzione.

«E comunque sì, va tutto bene.»

Sentii i passi del biondo allontanarsi sempre di più fino a scomparire su per le scale.

Rimasi da sola con il silenzio che mi circondava che era interrotto dal suono degli uccellini.

«Iria.»

All'udire quella calma e profonda voce mi girai velocemente.

«Chris! Cosa ci fai qui?» domandai al cupo mietitore di fronte a me.

I capelli neri lunghi quanto i miei gli accarezzavano l'intera schiena mentre i suoi verdi occhi incappucciati mi scrutavano attentamente.

«Volevo farti delle domande» rispose schiettamente.

Quello era ciò che avevo notato in Chris. Non parlava quasi mai, al contrario di Mike, e se lo faceva andava subito dritto al punto, quasi avesse paura di sprecare la voce.

«Oh, certo, dimmi tutto» dissi curiosa di sapere cosa volesse chiedermi.

Prima che potesse parlare, però, una guardia apparve davanti a noi.

«Dama di corte, ci sono delle persone che richiedono un'udienza con lei» disse la guardia rigidamente.

Delle persone? Chi è che desiderava parlare con me? Un cittadino? Non avrebbe avuto ragione di farlo.

O almeno, credevo.

«Con me? C-Certo, falli accomodare» risposi incerta e dubbiosa.

Cercavo di comprendere di chi potesse trattarsi ma non ci riuscivo.

La guardia scomparve per poi ricomparire un momento dopo con dietro le persone che speravo di non rivedere più.

Sentii le gambe cedere e prima che potessi toccare terra Chris mi afferrò cingendomi dai fianchi.

Cosa ci facevano loro lì?

Come osavano mettere piede in quel palazzo?

Posai le mie mani su quelle di Chris che mi tenevano ancora per i fianchi e cercai di alzarmi.

«Cosa ci fate voi due qui?» domandai a basso tono quasi avessi paura che potessero sentire la mia voce.

«Oh, Iria cara, eravamo così in pensiero per te» disse Annie cercando di avvicinarsi a me.

Life Goes OnWhere stories live. Discover now