Extra Nathan

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Nathan's POV

Un secolo fa

Dovere. Onore. Rispetto.

Quelle erano le parole che dovevo tenere a mente e che dovevo seguire.

Dovere verso la corona e verso il regno.

Onore verso sé stessi.

Rispetto verso la corona e verso il popolo.

Quello fu il primo insegnamento che mio padre, Alain Bernard, mi diede. Egli era la guardia del corpo del re Antoine De Maris ed era un ottimo soldato. Avevo passato tutta la mia infanzia ad aspettare che tornasse a casa dopo una giornata a palazzo per poterlo guardare allenarsi.

Quello era il mio passatempo preferito.

Il modo in cui sembrava un tutt'uno con la spada e il modo in cui seppur fosse un grande e grosso uomo si muovesse leggermente mi affascinava.

Ogni suo movimento sembrava cullato dalla leggera aria fresca.

Non importava che tempo facesse, lui, ogni singolo giorno, da quando ne avevo memoria, era lì dietro, sul retro di casa nostra, ad allenarsi.

Non importava se le temperature fossero rigide o se stesse piovendo a dirotto, lui si allenava.

E quando finiva, si recava dentro casa a lucidare la spada.

Mia madre, Colette, sapeva a cosa andava incontro una volta sposatasi con mio padre.

Lui era un soldato, lei, invece, era una giovane e innocente ragazza.

O almeno, così era come la vedevano le persone.

Secondo me, invece, mia madre era un soldato.

Se sposavi un soldato, diventavi anche tu un soldato.

Era vero, non combattevi e non sguainavi armi, ma un soldato non era solo quello.

La paura e la fierezza negli occhi di mia madre ogni volta che vedeva mio padre con indosso la divisa erano palesi.

Paura che sarebbe scoppiata una guerra.

Paura di non rivederlo mai più.

Paura che quella divisa sarebbe stata la causa della sua fine.

Fierezza nel sapere che il proprio marito combatteva per proteggere lei, la sua famiglia e la sua casa.

Fierezza per quella divisa e per quelle medaglie al valore che luccicavano sul petto dell'amato marito.

E io ero come mia madre.

Anche se al contrario di lei io non avevo paura.

Sapevo che mio padre fosse imbattibile.

Lui era il mio eroe e gli eroi vincevano sempre.

Io volevo diventare come lui e volevo impugnare la sua spada.

E dopo tanto tempo mi feci coraggio a chiedere a mio padre di allenarmi.

Non avrei mai potuto dimenticare il suo sguardo quando gli rivelai il mio desiderio.

Aveva lo stesso sguardo di mamma.

Paura che avrei potuto indossare quella divisa e il fardello che portava appresso.

Paura che sarei potuto morire.

Fierezza nel sapere quanto amassi il mio regno e il suo popolo.

Fierezza nel pensare di combattere fianco a fianco per proteggere le persone che amavamo.

Life Goes OnDär berättelser lever. Upptäck nu