32. The truth

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Iria's POV

Erano ormai giorni che non mi sentivo affatto bene.

La testa mi doleva terribilmente e alcune volte delle immagini mi comparivano davanti agli occhi. Quando succedeva, però, percepivo come se mi stessero strappando le viscere dall'interno.

I flash che vedevo, che avevo supposto essere ricordi, erano corti e non molto chiari.

Vedevo una corona, degli occhi verdi che conoscevo fin troppo bene e dei sorrisi di persone a me care.

Solo che quei ricordi sembravano non appartenere a me, o meglio, non mi ricordavo che fosse successo niente di quello che vedevo.

Cercavo di sforzarmi e di ragionare, ma appena ci provavo il mal di testa aumentava e a volte perdevo anche i sensi.

Volevo provare a spiegare a Edith ciò che mi stava succedendo, ma era come se la mia bocca fosse troppo stanca e pesante per muoversi.

Tutti erano molto preoccupati per me.

Edith passava ormai tutte le notti con me e Nathan mi veniva a controllare ogni ora per assicurarsi che stessi bene.

Chris e Mike, seppur fossero impegnati con il loro lavoro da cupi mietitori, venivano a trovarmi ogni sera.

Chris mi confortava con dolci parole e carezze che alleviavano il dolore.

Non sapevo cosa provavo esattamente verso di lui, ma mi piaceva.

Mi piacevano i nostri silenzi e le parole sussurrate al vento. Mi piaceva come mi guardava e come mi faceva sentire accettata. Mai nella vita mi ero sentita così.

Annie e mio padre non mi avevano mai fatto sentire in quel modo, non dopo la morte di mia mamma.

Avevo passato anni a sentirmi inadeguata e...sbagliata.

Ma poi era arrivato lui che mi aveva sostenuto e che continuava a farlo.

E poi c'era Mike.

Con lui avevo stretto un meraviglioso rapporto.

Il suo carattere solare e ingenuo mi piaceva. Mi faceva ridere fino quasi a piangere e mi faceva svagare un po'. Mi raccontava anche delle cose più futili, però lo lasciavo parlare perché vedevo quanto amasse farlo.

E ogni volta rimanevo meravigliata dal rapporto tra i due cupi mietitori.

Due anime così opposte tra di loro.

Il freddo verde degli occhi di uno che contrastavano con il vivace blu degli occhi dell'altro.

Il silenzio che contrastava con la voce e la rigidità che contrastava con il sorriso.

Due anime così opposte ma che si completavano.

Entrambi erano diventati essenziali nella mia vita in vario modo.

Mike come un caro amico e forse Chris come un qualcosa di più.

In quel momento, mentre non c'era nessuno in quella stanza a parte me, desideravo solo guarire, nulla di più.

Desideravo aiutare e sostenere la mia regina e la mia amica prima del suo matrimonio.

Ero la sua dama da compagnia, il suo braccio destro all'interno della corte, eppure, mentre gli altri organizzavano i preparativi per il matrimonio, io ero stesa su un letto inerme.

Mi sentivo così tanto in colpa.

Dopo tutto ciò che Edith aveva fatto per me, aiutarla e sostenerla era il minimo che potessi fare.

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