36. "May the queen have a long life!"

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Nathan's POV

Edith era morta.

Azrael stava in piedi di fronte a me con la mia regina senza vita stretta tra le sue braccia.

Le mie ginocchia crollarono a terra mentre il mio sguardo non riusciva a distogliersi dalla mia migliore amica.

Ero paralizzato.

Non riuscivo a pronunciare parola alcuna.

Una lacrima rigò il mio viso e pian piano il mio cervello cercava di metabolizzare ciò che era appena accaduto.

Avevamo vinto.

Il Regno del Sud si era ritirato, ma a quale costo?

La bambina con cui giocavo da piccolo, la regina che avevo giurato di proteggere a ogni costo, la donna che amava suonare il violino, la donna con quegli occhi così particolari, la mia migliore amica era morta.

La tristezza venne subito rimpiazzata dalla rabbia per non averla protetta.

Lei era la mia priorità.

Io dovevo morire, non lei.

La mia spada doveva trafiggere corpi per salvare lei.

Ma avevo fallito.

L'unico compito che avevo.

Alzai lo sguardo e incontrai quello di Azrael che pareva così tanto simile al mio.

Non riusciva a capacitarsene.

E come potevo biasimarlo?

Non avevano avuto il lieto fine che si meritavano. Lei non aveva avuto il lieto fine che dopo così tanti anni di fatica si meritava.

Il mio cuore piangeva assetato di rabbia e tristezza ma mi feci forza e con l'aiuto della spada mi alzai.

«Andiamo a palazzo» dissi per poi teletrasportarmi in quello che ormai era il suo studio.

Mi asciugai le lacrime che non volevano smettere di scendere e iniziai a cercare quel dannato foglio.

Un urlo divampò per il castello e capii che Azrael doveva aver rivelato a Iria la verità.

Mi passai una mano tra i capelli per poi cadere stremato sulla sedia in cui soleva sedere lei.

Dei singhiozzi fuoriuscirono dal mio corpo indomabili e mi misi le mani sopra il viso stanco.

L'avevo persa.

Se ne era andata via anche lei.

Ma mi feci forza, per il regno e per Iria. Il trono non poteva rimanere vagante.

Aprii i cassetti e finalmente trovai quel dannato foglio che avevo sperato di non leggere mai.

E appena vidi il nome che vi era riportato al di sopra, sgranai gli occhi.

«Oh, Edith...» sussurrai per poi alzarmi e dirigermi verso l'entrata dove sicuramente vi erano gli altri.

Appena entrai vidi Iria appoggiata al petto di Chris mentre piangeva disperata e Azrael che saliva le scale molto probabilmente per posare il corpo di Edith sul suo letto.

Mi avvicinai a Iria con il foglio stretto tra le mie mani ancora sporche di terra e sangue e appena fui davanti a lei mi inginocchiai.

Posai la gamba sinistra a terra e con quella destra sorressi l'avambraccio.

Lei smise di singhiozzare e abbassò lo sguardo verso di me.

«Lunga vita alla regina!» esclamai con un groppo in gola abbassando la testa.

Life Goes OnWhere stories live. Discover now