Capitolo 8.

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«Le autorità stanno ancora cercando di capire chi possa esserci dietro i rapimenti che stanno spaventando gli Stati Uniti nelle ultime 12 ore

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«Le autorità stanno ancora cercando di capire chi possa esserci dietro i rapimenti che stanno spaventando gli Stati Uniti nelle ultime 12 ore. Tre rapimenti a distanza di poche ore l'uno dall'altro, anche se in Stati completamente diversi -Florida, Georgia e Alabama- ed è questo dettaglio a far credere alle forze dell'ordine che non possano essere in alcun modo collegati. L'identità delle ragazze non è ancora stata divulgata, ma si sa solo che avevano tra i 20 e i 24 anni, tutte in età da college e che stavano rientrando a casa da sole, quando sono state rapite.»

Non sono esattamente le notizie che uno vorrebbe sentire mentre fa colazione, ma Gwen sembra avere lo sguardo incollato alla TV, mentre mangia una fetta di torta che ha preparato il giorno prima. Sembra assorta, pensierosa, tanto da non sentire i miei passi sul pavimento.

«Buongiorno,» le dico, cercando di scacciare la sensazione di angoscia che mi ha attanagliato lo stomaco nel pensare che quelle ragazze sono delle mie coetanee e che, se fossi sfortunata, potrebbe succedere la stessa sorte anche a me.

«'Giorno» spegne al volo la televisione, come se non avessi delle orecchie funzionanti che mi hanno permesso di sentire fino a questo momento.

«Com'è venuta?» le chiedo, mentre mi siedo per tagliarmi un pezzo di torta.

Sono passati alcuni giorni da quando ho origliato quella conversazione che ha avuto con chissà chi e non sono ancora riuscita a scoprire niente. Gwen mi sembra sempre più agitata e non so se sia dovuta al fatto che Rev, e di conseguenza tutti gli altri, siano spariti davvero dalla mia vita, o che dipenda da quella conversazione che ho udito qualche giorno fa. Oppure, c'è altro sotto e la sola idea mi spaventa.

Ogni volta che le chiedo se sta bene, mi dice di non preoccuparmi e che è solo un periodo così della sua vita. Le credo? Affatto, ma come ormai dice Drew, sembra che io veda il complotto dietro ogni atteggiamento e quando sento che qualcosa non va, penso subito male.

«Buona, anche se l'ultima volta, secondo me, era migliore. È stasera che devi andare a quella partita di basket, vero?»

«Oh sì!» sono piuttosto elettrizzata, perché almeno smetterò di sentire Drew dirmi che non faccio mai niente di nuovo.

In tutti questi anni di college non sono mai stata tipo da supportare le squadre di football e di basket, quindi, sto di sicuro uscendo dalla mia zona di confort.

È stato Tyler a invitare sia me che Drew a quella partita. Il mio migliore amico ha provato a parlarci, ma sembra che il playmaker sia piuttosto sordo quando si parla di basket, non si rende conto che la sua borsa di studio riguarda, sì, lo sport, ma che deve dimostrare con i suoi voti che si merita di restare nel college.

«Stai attenta» il suo ammonimento mi fa corrucciare.

«Cosa vuoi che succeda? Sarò con Drew e Lucy, ci saranno un centinaio di studenti» cerco di rassicurarla.

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