Capitolo 44.

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(piccola precisazione, oggi ho modificato il capitolo, ma non sono riuscita a correggerlo

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(piccola precisazione, oggi ho modificato il capitolo, ma non sono riuscita a correggerlo. Hanno tentato di hackerarmi la mail e mi ha preso un sacco di tempo. Domani darò una rilettura e sistemo. Perdonatemi🙏, ma rischiavo davvero di lasciarvi senza capitolo altrimenti)

Sono davanti al mio armadio alla ricerca di qualcosa che sia carino, ma non troppo, perché siamo pur sempre a casa e non ha senso agghindarmi come se uscissi; solo che non so davvero cosa mettermi, soprattutto perché tutti i vestiti che mi vengono in mente sono a casa mia, non esattamente sottomano.

Ammetto, però, di non osservare le grucce davanti a me con particolare attenzione, perché non riesco ancora a scrollarmi di dosso le parole e gli sguardi che Gwen mi ha rivolto. Davvero ha così poca considerazione di me? Davvero pensa che mi umilierei solo per ricevere delle misere attenzioni da qualcuno? Se non avessi intravisto il dibattito interiore di Aaron, non avrei mai insistito tanto con lui, ma sentivo, sapevo che c'era qualcosa che smuoveva lui come faceva con me.

Non riesco a non avercela con lei, perché dovrebbe conoscermi meglio di chiunque altro e sapere che non mi comporterei mai come una stupida sprovveduta. È vero, avrò anche poca esperienza in fatto di uomini, ma credo di saperle leggere le persone e Aaron penso di averlo fatto piuttosto bene, anche se mi mancano ancora molti tasselli della sua vita.

Sono stufa che tutti pensino che sia una stupida che non ragiona solo perché Aaron è il primo uomo che mi manda in pappa il cervello. Quando ce l'ho attorno faticherò anche a ragionare, perché avrei solo voglia di toccarlo, ma questo non toglie che ho un cervello funzionante e non ragiono solo con gli occhi dell'amore.

Che poi, chi l'ha mai detto che sono innamorata di lui?

Infatuata. Cotta. Invaghita.

Sono questi gli aggettivi che utilizzerei per descrivermi, ma innamorata proprio no. Non sono così completamente annebbiata da quello che provo per lui da non vedere tutto il resto, anche se, è così obbligatorio perdere del tutto il senno da non rendersi conto di ciò che circonda?

Non ne sono del tutto sicura.

Leggo di libri in cui l'amore a volte viene descritto come quel sentimento che ti fa perdere del tutto il contatto con la realtà, che ti impedisce di vedere al di là del tuo naso, che ti porta a idealizzare la persona che hai davanti, ma... non mi sembra sia il mio caso. Di Aaron scorgo gli innumerevoli difetti che pensa di avere, li intravedo e gli accetto perché fanno parte di lui, ma non li nascondo e non cerco in qualche modo di negare l'evidenza. Ho capito che il suo è un mondo pericoloso, a cui probabilmente ha sempre fatto parte e a cui sospetto sia stato mio padre a iniziarlo, ma non mi interessa.

Sono sempre più convinta che non sia ciò che fa a renderlo una cattiva persona, ma il modo in cui si comporta nei confronti di chiunque altro. Non avrebbe un'amicizia solida con Jeff, non proverebbe una lealtà cieca, nonostante gli anni passati, per mio padre; non saprebbe nemmeno cos'è la protezione, o la dolcezza che sa riservarmi quando siamo da soli. Una persona che è marcia dentro, non riuscirebbe mai a provare tutte queste emozioni, ma continuo a pensare che vorrei sapere cosa lo spinge a restare nel mondo in cui è, qual è la motivazione che lo porta a comportarsi in modi che lui reputa sbagliati. Vorrei capire, comprenderlo, giusto per avere un quadro generale della sua persona e accettare qualsiasi aspetto di lui.

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