(Hyunlix e Minsung) Hyunjin è bello, ricco, popolare ma mette gli occhi su Felix: piccolo nerd fissato con i computer che lo attrae in modo irresistibile e nasconde dei segreti...
"...ma cosa mi sta succedendo..."
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Jisung aveva dormito come un sasso dopo la sbornia della sera prima, Minho era dispiaciuto per la partenza degli altri due ma avrebbe approfittato per una giornata romantica da solo col suo scoiattolo preferito.
Stava sparecchiando dopo la colazione e Jisung si era rannicchiato sul divano.
"Cosa pensi che vorrà il padre di Hyunjin?"
"Mm.. vorrei tanto saperlo ma non ne ho idea. So solo che ho un pessimo presentimento.."
"Spero che ci chiamino per farci sapere se è tutto apposto.."
"Tranquillo, probabilmente è solo una mia idea.. sarà tutto ok"
Cercò di rassicurarlo Minho, sentendolo in apprensione.
Jisung si avvicinò alla cucina abbracciandolo da dietro, aveva bisogno di sentire il suo calore.
"Hey quokka.. così mi distrai dalle faccende domestiche.."
Minho non resistette un minuto alle timide effusioni del più giovane. Si tolse i guanti di gomma, si girò e all'improvviso sollevò Jisung portandolo indietro fino a farlo sedere sul bancone rimanendo tra le sue gambe. Gli spostò i capelli dagli occhi e lo guardò incantato, cosa a cui Jisung non si sarebbe mai abituato, lo tirò a sé facendo aderire i loro petti e solleticandogli il collo con le labbra.
"Senti.. che ne dici di tornare a letto? Sempre che tu non muoia dalla voglia di fare un'escursione.."
"...ok va bene..m..cioè tornare a letto.."
Annuì Jisung.
Minho lo sollevò per le cosce facendolo ridacchiare e si diresse in camera senza esitazioni, indossava un t-shirt bianca aderente e i suo muscoli tesi nel leggero sforzo risaltavano attirando l'attenzione del castano.
"Ma come fai.."
Borbottò sospirando.
"Come faccio cosa?"
"Come fai ad essere così stramaledettamente.. attraente."
Minho ridacchiò e lo posò sul letto.
"Su infiliamoci sotto le coperte che ti voglio tutto per me"
Una volta entrambi in boxer, Minho si mise appoggiato alla testiera imbottita del letto e tirò seduto tra le sue gambe un imbarazzato Jisung per poi coprirlo con la bianca trapunta.
"Oh su Jisung! Rilassati! Sei teso come una corda di violino.."
Il castano si concentrò sul contatto della sua schiena con il petto caldo e accogliente di Minho, su quelle mani che gli accarezzavano la pelle facendola fremere, sul fiato leggero che gli solleticava il collo, rilassò la testa indietro sulla spalla dell'altro.
"Così va molto meglio Jis.. perché sei sempre così teso? Si può sapere? Hai ancora paura di me?"
"Non so.. credo che tu mi metta in soggezione. Mi ci vuole sempre un po' prima di tranquillizzarmi.. mi dispiace"
