(Hyunlix e Minsung) Hyunjin è bello, ricco, popolare ma mette gli occhi su Felix: piccolo nerd fissato con i computer che lo attrae in modo irresistibile e nasconde dei segreti...
"...ma cosa mi sta succedendo..."
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"Sì hyung.. andiamoci.. ho voglia di te.."
A quell'onorifico Minho si alzò con tale foga da far balzare in piedi anche Jisung che stava a cavallo del suo inguine, lo prese per mano e si diresse verso quella misteriosa porta. In realtà conosceva bene quel locale essendo amico del proprietario, in quello stanzino ci tenevano sedie e attrezzature, ma per quello che aveva in mente poteva bastare. Prima di entrare buttò un occhio di sotto e vide gli altri due che ballavano in pista, un po' distanti fra loro.
"Vieni bellezza.. quì siamo al sicuro.."
Disse mentre trascinava il suo quokka dietro una catasta di sedie e lo spingeva al muro come se lo volesse sbranare. Un po' di luce colorata, per lo più rosso e blu, veniva da una vetrata opaca, in alto sopra la porta, ed era sufficiente perché i due intravvedessero le reciproche espressioni.
Minho aveva uno sguardo particolarmente acceso e pericoloso, iniziò a sbottonare un bottone alla volta della sua camicia addosso a Jisung, e contemporaneamente scese con la lingua al centro del petto, Jisung gli afferrò i capelli.
"Mm.. oddio.."
Il moro arrivò alla cintura, la sgancio e fece scendere la lampo, rivelando l'eccitazione di Jisung sotto i boxer neri. Lo baciò un po'sopra l'intimo facendogli accelerare il respiro, poi si alzò di nuovo in piedi e lo fece girare verso il muro, Jisung sussultò. Minho si apri i pantaloni, tirò giù i boxer quanto bastava e si appoggiò su quel capolavoro di sedere, facendogli sentire la sua durezza.
Gli teneva le mani sul muro con le sue come per intrappolarlo e Jisung gemeva sommessamente.
"...toccami ti prego.."
Disse mentre spingeva con il sedere contro di lui per sentirlo di più. Minho allungò una mano davanti ad afferrargli il membro ed iniziò a segarlo .
"Sei già così eccitato piccolo? Per me?"
Gli sussurrò vicino all'orecchio, ma i gemiti erano molto eloquenti. Gli fece divaricate meglio le gambe con un ginocchio, gli portò due dita dell'altra mano alla bocca facendogliele succhiare e poi le infilò lentamente.
"M-mh..."
"Sei stretto Jis.. sennò ti faccio male.. ora va meglio.. lasciati andare.."
Sentì le pareti rilassarsi un po, fremeva dalla voglia di averlo, quindi uscì con le dita e subito entrò con una spinta costante, sentendosi avvolgere da quel corpo sublime.
".. ah.. s-sì.. Min hyung.."
Jisung buttò la testa indietro inarcando la schiena per andargli incontro.
"Ohh... Sì! Così!"
Minho, molto su di giri, continuò con spinte lente e profonde, per assaporare fino in fondo quell'intimità che con Jisung era così naturale e inebriante, non era solo sesso, era amore. Quel ragazzo lo aveva stregato dal primo momento, era come se fosse stato destino.. non ci aveva mai creduto a queste cazzate ma ora cominciava a ricredersi.. Han Jisung era nato per essere suo.
