13. Ludovica

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È successo davvero. Sono ancora incredula, ci ripenso mentre sono sdraiata sul mio letto a fissare il soffitto. Mi tocco il basso ventre e chiudo gli occhi cercando di rivivere quelle emozioni vissute con Khvicha qualche ora fa. Se solo ci penso mi vengono i brividi, era tutto ciò che aspettavo da più di due mesi a questa parte e sono felicissima. Ora spero solo che non scompaia e che sia davvero convinto di volermi come ha detto.
I miei pensieri vengono interrotti dal mio cellulare che vibra e lo prendo subito aspettandomi un messaggio o una chiamata da Khvicha ma invece è solo Amir. Faccio un respiro profondo e rispondo.
«Pronto?»
«Tesoro, tutto bene?»
«Sì, tutto bene. Ho preso l'attestato, sono a casa già da un po'» dico e lui risponde subito.
«Lo so ho appena parlato con Khvicha. L'ho ringraziato ancora e per sdebitarmi domani l'ho invitato a cena da me con Giorgi. Che ne dici?»
«Sì per me va bene, come vuoi» fingo indifferenza ma il solo pensiero di rivederlo mi manda ai matti.
«Va bene, allora rimaniamo così. Ci sentiamo domani?»
«Sì, a domani.»
«Buonanotte piccola» mi saluta con la sua solita dolcezza e io ricambio.
«Buonanotte» stacco la telefonata e poso il cellulare sbuffando.

Sono a casa da diverse ore e non ho ancora fatto la doccia. Non voglio togliermi il suo profumo da dosso, non voglio cancellare le sue impronte dal mio corpo. Come devo fare? Sono fuori di me. Devo riprendermi e per prima cosa vado a lavarmi. Faccio la doccia e lo shampoo, poi metto il pigiama e mi preparo qualcosa da mangiare. Mangio dei pomodorini con qualche fetta di mozzarella e vado a mettermi a letto. Solo ora guardo il cellulare e quando tra le notifiche leggo il suo nome per poco non mi viene un infarto.

"Già mi manchi" recita il messaggio che mi ha scritto già mezz'ora fa e mi si spezza il respiro per un attimo quando lo leggo per la prima volta.

"Vieni da me" gli rispondo con le mani e il cuore che mi tremano mentre aspetto la sua risposta.

"Vorrei ma sono fuori a cena con Giorgi, non posso lasciarlo qui da solo. Ci vediamo domani" risponde subito e ci rimango male perché davvero l'avrei voluto rivedere ma ha una valida motivazione e non posso dirgli nulla.

"Non vedo l'ora" invio e attendo.

"Buonanotte" mi saluta e io ricambio subito.

Sbuffo di nuovo e cerco un film da guardare giusto per perdere tempo e per cercare di dormire visto che di sonno non ne ho proprio. Ne trovo uno che sembra carino e lo metto. Lo inizio a guardare e dopo un tempo che non so quantificare finalmente mi addormento.
La mattina dopo la sveglia mi suona alle sei e corro a prepararmi per il lavoro, inizio alle otto oggi. Alle sette e venti scendo e alle otto meno dieci sono lì.
Mi barcameno tra punture, flebo, lavaggi, misurazione della pressione e tanto altro per tutta la giornata e quando sono le sei, con anche un'ora di straordinari aggiuntivi, finalmente me ne torno a casa. Faccio una doccia veloce e poi scelgo attentamente cosa mettere. Voglio che Khvicha non faccia altro che guardarmi, voglio tutte le sue attenzioni. Nello stesso momento, però, non posso esagerare o darei nell'occhio. Scelgo un pantalone a vita alta e una maglia con lo scollo a barca che adoro. Prima di vestirmi mando un messaggio a Khvicha esternando tutto il mio desiderio di vederlo.

"Non vedo l'ora di baciarti" gli scrivo sempre più elettrizzata. Poso il cellulare e vado a vestirmi. Ogni tanto guardo il cellulare ma non c'è nessuna sua risposta e mi accorgo che non legge i miei messaggi da almeno quattro ore. L'ultimo che ci siamo scambiati era ad ora di pranzo, poi non mi ha più risposto. Forse sarà impegnato, forse avrà il cellulare scarico o forse sarà in giro con Giorgi e non ha modo di guardare il cellulare, non so. So solo che sono pronta e che mi sto per avviare a casa di Amir dove tra poco lo incontrerò. Arrivo dal biondo che mi accoglie mentre è a telefono, così entro in casa e vado a sedermi sul divano continuando a controllare la chat con Khvicha che però non si smuove di una virgola.
«Eccomi, scusa era mio fratello. Tutto bene?» mi abbraccia e io annuisco. «Bel profumo, è nuovo?» mi sorride e io mi sento molto in colpa guardandolo per la prima volta negli occhi dopo quello che è successo col suo compagno di squadra.
«Sì, è nuovo» abbasso lo sguardo e mi volto allontanandomi da lui. Mi schiarisco la voce e torno a parlare. «A che ora vengono?» chiedo trepidante.
«Chi?»
«Come chi? Khvicha e Giorgi!» ma che si è fumato stasera?
«Ah loro! Non te l'ho detto? Dio mio sono proprio con la testa nel pallone...»
«Cosa devi dirmi?» il cuore inizia a rimbombarmi in petto, nelle orecchie e in gola tanto dalla suspense.
«Che non vengono, Khvicha mi ha chiamato prima e me l'ha detto» spiega e ci resto malissimo. «Vengono domani o un'altra sera, poi domani mi organizzo con lui» termina sedendosi sul divano e accendendo la tv.
«Ma è successo qualcosa? Stanno bene?»
Perché a lui ha scritto mentre a me non risponde? Che sta succedendo?
«Sì, tutto bene, ha detto che hanno avuto una visita improvvisa e non riuscivano a liberarsi» racconta e subito mi sale l'ansia. Se è venuta la sorella di Giorgi qui ed è a casa sua giuro che vado lì e vado a farle capire come stanno le cose.
«Non ti ha detto chi era la visita?»
Amir mi guarda alzando un sopracciglio.
Cazzo, cazzo, cazzo. Sto esagerando con le domande.
«Mi pare un loro connazionale che passava di qui ed è passato a salutarli. Ma perché tutte queste domande?»
«No, così, per curiosità. Alla fine Khvicha ha fatto un piacere a me e volevo ringraziarlo, avevo preso i profiteroles che gli piacciono tanto» dico con un mezzo sorriso e lui annuisce.
«Tranquilla tesoro, questi li mangiamo noi e domani o quando verranno gliene compri altri, non è successo niente» mi tira a sé e mi bacia tra i capelli, focalizzandosi poi sulla libreria di film offerti da Netflix. «Non ho disdetto con te perché ho pensato che potevamo comunque stare insieme e guardare un film, che dici?» mi guarda per un attimo e io annuisco fingendomi d'accordo.
«Certo» dico e prendo il cellulare.

"Va tutto bene? Avete ospiti per questo non siete venuti da Amir?" gli scrivo un messaggio perché vorrei che mi rispondesse ma la sua chat sembra un deserto e non ha nemmeno l'orario dell'ultimo accesso visibile quindi davvero non so che pensare. Poso il cellulare e mi metto a guardare il film che ha scelto Amir anche se la mia mente è da tutt'altra parte. Guardiamo il film, stiamo ancora un po' insieme, lui mi chiede di restare ma gli dico che sono stanca e che voglio dormire così me ne torno a casa e dopo essermi messa a letto scrivo un altro messaggio a Khvicha, sicura che non risponderà neanche a questo.

"Si può sapere cosa sta succedendo? Perché non mi rispondi?" invio ma niente, nessuna risposta. Mi addormento dopo quasi un'ora e quando la mattina dopo mi sveglio la situazione è sempre la stessa. Non ha risposto a nessuno dei miei messaggi e non ha nemmeno visualizzato.
Lascio trascorrere tutta la giornata e quando alle sei del pomeriggio non mi ha ancora risposto inizio ad incazzarmi e ad insultarlo.

"Che fai, scompari di nuovo? Ti sei fatto la scopata e scompari? Pezzo di merda, sei uno stronzo" invio in preda ad un attacco di rabbia per poi continuare. "Mi fai schifo, non farti vedere mai più, mi hai capita? Mai più!!!" invio di nuovo e poso il cellulare andandomi a fare la doccia.
Ora mi ha davvero stancata.

Sai mantenere un segreto? | Khvicha KvaratskheliaOnde histórias criam vida. Descubra agora