15. Khvicha

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Ho appena finito di pranzare quando mi squilla il cellulare e vedendo che a cercarmi è Amir rispondo subito.
«Amico mio, come stai?»
«Fratello, ma che fine hai fatto? Sono tre giorni che non riesco a parlarti nemmeno dopo gli allenamenti. Va tutto bene?»
«Sì Amir, tutto bene. Il problema è Giorgi, ultimamente sta litigando con il tipo con cui esce e ogni giorno è una guerra» sbuffo e mi alzo dal divano andando verso il corridoio e sporgendomi verso le camere da letto. Giorgi è chiuso nella sua da quando sono venuto, quasi due ore fa.
«Va bene tranquillo, non mi metto in mezzo alle cose da checche isteriche. Ma la cena da me quando vogliamo recuperarla?» mi chiede e io penso a cosa dirgli. Potremmo andare anche stasera perché Giorgi mi ha già detto che vuole uscire e non vuole stare a casa ma onestamente vorrei fare qualcosa di diverso.
«Facciamo domani sera? Stasera volevo andare a fare una passeggiata e poi magari fermarci per un aperitivo in un bar. Se venite anche tu e Ludo ci fa piacere» li invito e lui acconsente subito.
«Bell'idea, ci siamo. Ci vediamo alle sei, che dici?»
«Sì va bene, pensa a dove poter andare, un posto con non troppa folla, mi raccomando.»
«Stai tranquillo me la vedo io. A dopo» ci salutiamo e io vado subito su Whatsapp scrivendo a Ludovica.

"Stasera finalmente ci vediamo" gli scrivo in preda all'adrenalina.

"Venite da Amir?"

"No, usciamo. Andiamo a fare una passeggiata e poi un aperitivo, ti va?"

"Onestamente? Vengo anche nel bagno sporco di un bar di periferia se ci sei tu."

La sua risposta mi riempie il cuore e a dirla tutta è la stessa cosa che penso anche io.

"Mi manchi da impazzire, stasera non so come ma almeno un bacio devo dartelo."

"Non me ne vado se non mi baci."

"A dopo, ci vediamo alle sei."

"A dopo."

Poso il cellulare e vado ad aggiornare Giorgi sulla serata che trascorreremo. Lui accetta senza commentare e vado a prepararmi. Faccio la doccia, lo shampoo, metto una t-shirt bianca con un jeans leggermente largo e delle Dunk. Due spruzzate di profumo e sono pronto.
Ormai siamo a maggio e fa davvero caldo fuori, è proprio la giornata ideale per una bella passeggiata. Alle sei meno dieci Amir mi scrive che stanno passando a prenderci e poco dopo siamo in auto con loro. Amir è alla guida e vedo che il navigatore è impostato verso Pozzuoli. Io e Giorgi siamo seduti dietro mentre il biondo e la sua ragazza davanti. Ad un certo punto Amir allunga la sua mano sul ginocchio scoperto di Ludovica che gli sorride e mi sento letteralmente morire dentro. Poi lui si sporge verso di lei e si danno un bacio a stampo che mi fa imbestialire. So che stanno insieme e che fanno anche molto di più di darsi un bacetto ma vederlo con i miei occhi mi manda fuori di testa. Così cerco di non pensarci e senza farmi vedere da Giorgi che sta guardando dall'altro lato, infilo la mia mano tra il sediolino di Ludovica e la sua portiera, così da toccarle un fianco. Lei mi sente e porta la sua mano destra sulla mia stringendomela per un attimo poi la tira via e lo stesso faccio io. Giusto un attimo dopo Amir parcheggia e scendiamo dall'auto. Camminiamo sul lungomare che è davvero bello, ci sono tantissimi bambini a giocare a calcio o basket in piazza e tanti banchetti con persone che vendono bracciali, anelli, collane e cose varie. Camminiamo per una mezz'ora e poi ci accomodiamo in un bar. Lei si siede di fronte a me e finalmente riesco a guardarla per bene negli occhi.
«Mi devi un bacio» dice muovendo solo le labbra senza parlare e io devo trattenermi per non alzarmi e baciarla qui davanti a tutti. Annuisco e sposto lo sguardo da lei a Giorgi che mi sta chiamando.
«Hai capito che ho detto?»
«No scusa, ripeti?» lo guardo e faccio un sorso del mio drink.
«Mi ha chiamato Nitsa prima, mi ha chiesto se può venire un paio di giorni qui da noi» dice e mi immobilizzo. Non oso immaginare cosa mi potrebbe dire Ludo in merito ma io non posso di certo rifiutarla.
«Certo, quando vuole. Ho un'altra stanza libera» dico e poso il calice guardando per un attimo Ludo che sembra indifferente alla risposta che ho appena dato. Spero sia davvero così e non sia solo finzione la sua.
«Sì, un'altra stanza...» Amir lo dice in modo malizioso e io alzo le spalle.
«Eh sì.»
«Non la fai dormire con te?» stavolta è Giorgi a parlare e lo guardo malissimo.
«Assolutamente no, perché dovrei?»
«Vabbè per onorare il passato...»
«Nono, se vuole venire dorme nella terza camera da letto.»
«Dai ma così la fai offendere...»
«Giorgi, ti avviso: se deve venire per tormentarmi come quando ero in Russia allora è meglio che evita» chiarisco e Ludovica si intromette.
«Ti tormentava quando eri in Russia?» mi chiede e io annuisco anche se poi è Giorgi a parlare.
«Quando l'ha lasciata e se ne è andato in Russia lei era ancora innamorata e ogni tanto lo chiamava, gli scriveva...»
«Ogni tanto? Era un tormento. Mi videochiamava, mi scriveva, mi chiamava in continuazione. Io ero andato avanti e non la volevo più ma lei insisteva.»
«Tu avevi un'altra lì?» ancora Ludovica e scuoto la testa rispondendole.
«No, semplicemente non volevo più lei. Ed è la stessa cosa di oggi, Giorgi...» guardo il mio amico che sbuffa sonoramente.
«Ma dai, accontentala, che ti costa?»
«È vero, alla fine è una scopata e via, no? Non chiede altro lei» Amir, un signore come sempre.
«Stai parlando della sorella di Giorgi, te lo ricordo.»
«Amir ha ragione, per me non ci sono problemi. L'hai sverginata ora una botta in più onestamente non mi cambia la vita.»

Sai mantenere un segreto? | Khvicha KvaratskheliaWhere stories live. Discover now