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//Hyunjin//
Dopo aver visto Felix volare giù per le scale e la mia macchina sparire in strada ho avuto seriamente paura.

Ho preso le chiavi dell'altra macchina e alla stessa velocità ho seguito la mia macchina anche con l'aiuto del GPS.

È corsa così velocemente che mi è sembrato di vedere un fulmine fermarsi e scomparire.

Arrivato a destinazione parcheggio la macchina vicino alla mia. Velocemente esco, la chiudo a chiave e entro nella struttura chiedendo subito informazioni riguardo un ragazzo biondo in pigiama. Descrivendo il pigiama.

Mi sto già pentendo di stare qui e sono soltanto entrato

Un'infermiera mi spiega di averlo visto l'ultima volta al terzo piano per cui la ringrazio gentilmente e prendo l'ascensore non avendo le minime forze di salire le scale.

Grazie al cielo sono solo nell'ascensore e in poco tempo riesco a fermarmi al piano giusto.
Mi incammino fuori, a grandi falcate raggiungo il nuovo non nuovo bancone e chiedo la stessa cosa, o almeno ci provo.

Un dottore prontissimo per andarsene si ferma soltanto per fornirmi delle informazioni di cui necessito e appena si allontana mi permetto di sbuffare sonoramente e roteare pesantemente gli occhi.

Devo tornare al secondo piano

Decido però di prendere le scale questa volta e non ci metto tantissimo diversamente da quello che pensavo.
Arrivato al piano e varcata la porta aperta, mi guardo come primo intorno per vedere se almeno chi cerco sia nella mia vista.

Non trovandolo approccio un'infermiera e le domando ripetendo la stessa descrizione e mi riesce a indicare la direzione per raggiungerlo e trovarlo.

Mi sbrigo a seguire le indicazioni della giovane trovando Felix facilmente. Ma lo trovo solo, vedendolo attraverso la finestrella della sala d'attesa.

Nella sala d'attesa del tutto solo. Nessuno che sia in questa stanza.

Ci entro e chiudo la porta alle mie spalle rimanendoci appoggiato.
Un singhiozzo rumoroso sfiora il mio udito e trovo spontaneo preoccuparmi maggiormente.

Sciolgo la mia espressione in una più dolce.
Cammino lentamente fino ad arrivargli davanti tenendo come abitudine le mani in tasca. Si sta coprendo gli occhi coi palmi con le dita tra i capelli disordinati e arruffati.

Mi abbasso sostenendomi sulle caviglie mentre lo guardo tristemente.
Non so cosa sia successo di preciso ma c'entrerà di sicuro sua madre.

Vedendo da vicino, i suoi avambracci sono accerchiati da righe di lacrime che finiscono ai suoi gomiti.

Afferro i suoi polsi dopo essermi inginocchiato, per non perdere l'equilibrio, cerco di spostare le sue mani ma invano.
Mi rialzo in piedi non sapendo che fare e spingo la sua testa dalla nuca contro la mia pancia mentre accarezzo i suoi capelli.

Piange di più al gesto venendo percosso dagli spasmi dovuti ai singhiozzi.
Sta tremando paurosamente tanto. Non mi pare di averlo mai visto così rotto, fragile e delicatamente debole.

Mi fa venir voglia di proteggerlo ancor di più...

Sposto le mani alle sue braccia e lo sollevo in piedi. Si lascia alzare; non toglie, tuttavia, le mani da davanti agli occhi tenendoli sempre lì.
Abbraccio la sua schiena e poggio la guancia in un lato della sua testa.

Dondolo leggermente cullando il suo corpo con un braccio mentre con l'altra mano gli gratto dietro la testa.
Guardo verso il basso spostando il viso al suo orecchio vedendolo rossissimo.

"Andrà tutto bene, principessa. Mh? Shh" lo rassicuro sussurrando al suo orecchio sentendo che inizi a rilassarsi.

Forse un po' troppo

100 Days || нуυηℓιχWhere stories live. Discover now