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//Hyunjin//
Ho passato la serata con Donatella e la famiglia Versace mentre di volta in volta controllavo se Felix fosse nei paraggi o per raggiungerlo o per fissarlo e ammirare il suo eccitante aspetto.

Non mi sarei mai aspettato che potesse essere parte del gruppo di un marchio così grande. Nel senso, il nome di Louis Vuitton è abbastanza significativo e famoso.

In questo momento siamo alla fine dell'after party, ma a quanto pare il biondo non ha partecipato. È filato via senza neanche salutarmi.
Ottimo modo per vendicarsi di me che non lo avevo avvertito nell'attimo della partenza.

A mia discolpa posso dire che non volevo subìre le sue lagne del perchè non potevo lasciarlo venire con me.

È abbastanza tardi, le 2.30 di notte e ora sono nella mia auto a tornare all'hotel.
Sono stanchissimo, ho ballato, bevuto e mi sono divertito un sacco.

Donatella mi ha pure incoronato come Principe di Versace. Che poi io sono un principe a prescindere.

Ad ogni modo ho raggiunto l'hotel e ora sto salendo le scale per il piano della mia stanza nel mentre sto scrivendo a Felix.
Dice che si trova nel suo hotel e io genuinamente chiedo quale sia. Si scopre essere il mio stesso, e il numero della stenza? 321, quella affianco alla mia.

principessa🎀:
Sono tornato un'ora
fa dal negozio che mi
hanno svestito🌚 e
aiutato a togliere il
trucco
2.42

Io:
non ci tenevo a
saperlo
2.43

Perchè? Perchè sono un po' geloso. E l'idea sola che qualcun altro gli abbia messo le mani addosso, che sia chiunque di non traumatizzante mi irrita e urta in una maniera terrificante.
Io soltanto posso toccare Felix. Lui è il mio quasi fidanzato, non di altri.

Arrivo alla fine della rampa di scale e risollevo il telefono per controllare il messaggio appena arrivato.

principessa🎀:
Mi vieni a visitare
nella mia stanza?
2.46

Parliamo dai, mi
annoio
2.46

Pls🥺🥺🥺
2.46

Sospiro spegnendo il cellulare e andando direttametne verso la sua porta, non prima di aver poggiato l'orecchio alla mia per sentire se Jaeyun si fosse addormentato o meno.
Sta russando più della nonna.

Busso alla soglia e dopo qualche secondo sento dei passi, di piedi nudi, avvicinarsi alla porta. Questa si spalanca e di fronte a me ritrovo il buio della stanza e Felix, coi capelli spettinatissimi; a petto nudo, con l'elastico dei boxer di Calvin Klein scoperti dai pantaloni da tuta neri.

Rendendomi conto della mia bocca aperta la chiudo e deglutisco pesantemente.
Lui sembra notarlo e infatti non prova nemmeno a nascondere un sorrisino.
"Qualcosa non va, Jinnie?" azzarda a domandare.

Tendo la mascella saldamente e lo afferro per il collo spingendolo all'interno della camera, chiudo la porta e lo sbatto contro di essa baciandolo subito.

Con la mano libera agilmente chiudo a chiave; avvolgo le mani attorno alla sua vita palpando i suoi fianchi come a trovare un sostegno alla mia frenesia.
Alzo una della sue gambe da sotto la coscia avvolgendola attorno alla mia vita, soltanto per renderlo coscente del guaio che ha combinato in mezzo alle mie gambe.

Intanto lui rilascia i suoi feromoni facendomi roteare gli occhi sotto le palpebre sigillate, rilascio anche i miei ed essi si mischiano.
Le sue mani, che erano paralizzate ai suoi lati, raggiungono le mie spalle e mi sfilano la mia giacca che atterra dietro ai miei piedi.

100 Days || нуυηℓιχDove le storie prendono vita. Scoprilo ora