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//Hyunjin//
Finita la doccia, esco dal box e mi paro in piedi sul tappetino davanti ad essa.

Prendo un asciugamano con cui mi asciugo i capelli strofinandolo sulla testa con entrambe le mani, lo passo poi intorno dalle braccia fino alle gambe prima di allungare il braccio per prendere il cappottone.

Ma mi blocco e sorrido maliziosamente mettendo via questo asciugamano e prendendone un altro per legarlo attorno alla vita.
Mi arriva appena sopra il ginocchio, non male.

Mi guardo per un attimo allo specchio prima di prendere la mia crema per il viso, col dito raccolgo un pochino e lo tampono sulla fronte, sulle guance, sul naso e infine sul mento prima di strofinarlo da tutte le parti.

Ok, fatto

Esco dal bagno e mi rimango in piedi di nuovo sul tappetino davanti alla porta prima di alzare lo sguardo su Felix.

Il biondo si trova sul letto, appoggiato allo schienale con un cuscino, mezzo steso con le ginocchia piegate e il telefono in mano sulla pancia.

Mi scruta dalla testa ai piedi schiudendo leggermente le labbra senza accorgersi del mio sguardo attento e ossessivo su di sé.

"Hai finito?" domando attirando il suo sguardo e facendolo arrossire.

"L'asciugamano a sto punto è inutile." esordisce spostando il cellulare sul comodino "Non c'è nulla che io non abbia visto" sorride con fare innocente.

"Ma senti senti... chi sta parlando." sussurro con le mani sui fianchi avvicinandomi ai piedi del letto "Siamo sicuri che questa sia la principessa che conosco io?" domando giocosamente salendo a gattoni sul letto e avvicinandomi a lui.

Mi posiziono in mezzo alle sue gambe abbassandomi, sempre a quattro zampe, sul suo viso.
Posiziona le mani sulle mie spalle girandosi per evitarmi ma mi abbasso sul suo orecchio soffiandoci e facendogli il solletico ai fianchi con le mani.

"Ma quanta sensibilità, principessa" sorrido prima di guardarlo ridere con la bocca mezza aperta.
Che caro...

Gli accarezzo le guance e gli bacio gli angoli della bocca e quando cerco di sedermi sulla sua pancia ecco che sento il suono di un bussare.

Alla porta. Della mia stanza.

Trattengo l'impulso di roteare gli occhi e mi sposto da sopra di lui tenendo saldamente nella mano l'asciugamano prima che cadesse.

Raggiungo la porta e la apro uscendo e socchiudendola alle mie spalle.

"Che cosa vuoi?" sbotto a bassa voce tenendo la maniglia tra le dita della mano che tengo dietro la schiena.

Changbin mi studia dalla testa ai piedi prima di guardarmi negli occhi che io sposto altrove.
"Non c'è nulla che non abbia visto sotto quell'asciugamano. Potevi anche uscire senza quello" afferma piano.

Sono proprio cugini

"Che. Cosa. Vuoi. ?" ripeto scandendo per bene ogni parola, senza che la mia voce tralasci il tono arrogante e riservato che possiedo.

Lui sospira aggrottando di poco le sopracciglia.
"Dovrei parlare con Feli-"

"Sta dormendo." lo fermo subito "Vai via a dormire anche tu" ordino voltando la faccia quanto più veloce possibile e tiro la porta per chiuderla.

Ma lui non mi permette ciò, intromettendo il suo piede per fare in modo che la porta io non la riesca a chiudere.
Alzo lo sguardo, con occhi sgranati, furenti di una rabbia terribile, quasi accecante.

"Vattene via, dalla porta della mia stanza" sibilo a denti stretti, stringendo i pugni cosi forte che non sento nemmeno più la mano attorno la maniglia della porta.

100 Days || нуυηℓιχWhere stories live. Discover now