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//Hyunjin//
Sono passati cinque giorni.

Taaante cose sono successe: funerale, la presenza d'urgenza dei miei all'evento e di nuovo partenza per loro, il pianto di Olivia tra le mie braccia e il pianto di Felix abbracciato alla bara.

Questo episodio, rispetto a quello che mi sarei aspettato, non ha apportato cambiamenti nelle giornate di Felix, cioè sì, però nulla di chissà che drastico.

Alla morte di mia mamma ero messo molto peggio: mi nascondevo continuamente negli armadi di lei solo per annusare il suo profumo racchiuso nei suoi vestiti per convincermi che nonostante quello lei fosse ancora affianco a me. Diamo per scontato che avevo smesso di comunicare, socializzare con i parenti; mangiare e bere.

Felix invece continua a 'vivere'. Mangia correttamente, si comporta come al solito ovvero tranquillamente e normalmente ma l'unica cosa che è cambiata in lui è il sorriso.
Non sorride.

Non come prima

Ma almeno non ha avuto altri cambiamenti evidenti, ad esempio che si incentrino sulla sua salute.

Oltre a tutto, io sono tornato a lavorare, Jihyo sta bene, la sua famiglia e suo figlio stanno tutti bene.

Ora è tardi, le 23.00 . Ho fatto abbastanza... tantissimo oggi e sono distrutto. Non voglio guidare eppure faccio un piccolo sacrificio salendo in macchina.

Guido piano in caso non me la senta.

Accendo il motore e scendo nella strada, vuota, guidando sorprendemente in modo sicuro e lento cosa assolutamente non da me. Tanto non mi mette fretta nessuno oggi. Almeno oggi.

Continuo a guidare con calma, con una mano essendo troppo stanco e in non molto tempo arrivo a casa.
Mi sforzo di parcheggiare la macchina in garage e salgo le scale fino ad arrivare dentro la casa effettiva.

Silenzio.

Non c'è alcun suono proveniente da nessuna parte della casa.
Lentamente, mi faccio spazio nella hall fino alle scale, le comincio a salire strisciando i piedi stancamente e arrivo al secondo piano.

Svolto a destra, entro nella mia stanza vedendo le luci ancora alla massima della luminosità e trovo Felix seduto sul letto che guarda il telefono.

Mi saluta senza ancora alzare la testa ma almeno capisco che si è reso conto della mia presenza.

Metto il telefono sul comodino e vado in bagno per lavarmi e rinfrescarmi la faccia.
Mi cambio togliendomi la maglietta e indossando dei pantaloncini.

Fa caldo. Terribilmente

Esco dal bagno venendo avvolto dal fresco dell'aria condizionata che fortunatamente Felix ha acceso.
Mi sdraio nella parte vuota del letto, la mia, metto le mani sotto la testa e guardo per un attimo il soffitto calmandomi e rilassandomi lentamente.

Sposto gli occhi per guardarlo per qualche secondo; mi metto seduto a gambe incrociate davanti a lui che le tiene aperte e stese.
Gliele massaggio partendo dalle ginocchia andando in su.

Non mi avvicino mai alla sua zona più sensibile, rimango sempre un po' distante e 'casto' continuando a massaggiare lentamente premendo ogni volta sempre più forte.

A un certo punto mette via il telefono sbuffando e alzando lo sguardo su di me.
Ci guardiamo per un attimo quando geme e sibila quando massaggio il suo ginocchio.

"Ti fa male?" domando massaggiandolo di nuovo e contrae la faccia leggermente e annuisce.

Continuo a massaggiare in quel punto e poi lo guardo sorprendendolo a fissarmi.
"Stai bene?" mi chiede senza spostare gli occhi.

100 Days || нуυηℓιχWhere stories live. Discover now