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//Felix//
Subito dopo esser arrivati alla stazione siamo saliti nel treno di cui abbiamo preso i biglietti e Seungmin si è concesso di riposarsi sulla mia spalla. Poverino...

Siamo arrivati a Sejong da 10 minuti e ora devo:
tenermi il mio cagnolino stretto vicino
e trovare la fottuta casa della nonna.

Scherzo, l'ho trovata

Attraverso il cancello già aperto che è soltanto il 'portale' che collega le due estremità della 'muraglia' enorme attorno alla villa.

Quasi quasi neanche mi sorprendo dell'enormittà della casa. Era scontato, diciamo.
Ovviamente.

Facendo qualche passo avanti nel largo vialetto di un metro e novanta, sembra, noto ai piedi della muraglia, tutt'attorno, delle aiuole di margherite africane principalmente rosa, lilla, arancione e giallo.

Bellissime, fresche, curate e sane.

E queste aiuole contornano la muraglia e 'proteggono' il verde dell'erba ai lati del vialetto.

L'esterno della casa, di per sé, ha tutta una propria bellezza e unicità che la differenzia da altre.
È quasi simile a quella di Hyunjin.

Continuando per pochi altri passi salgo i cinque gradini all'ingresso e suono il campanello alla porta che si sente dall'interno esattamente come una campanella moderna.

La porta si apre subito e la nonna compare sorridente come al solito, con i suoi occhiali eleganti e il suo spirito gioioso.

"Felix, tesoro!" esclama e subito mi abbraccia calorosamente "Sei stato veloce ad arrivare" dice e mi lascia andare tenendo le mani sulle mie spalle mentre mi guarda contenta.

Punta gli occhi poi a Seungmin e sorride anche a lui.
"Aspetta... indovino... è tuo fratello? No, tu hai due sorelle.... È cosìììì carino anche lui" dice e lo abbraccia sorprendendolo ma rendendolo felice.

"È il mio migliore amico... spero che non sia un problema, non volevo las-"

"Oh no no no, è anzi un grandissimo piacere tesoro. Sono davvero contenta che hai portato anche..." lo guarda aspettandosi una risposta.

"Seungmin, sign-" si presenta cercando di inchinarsi ma come successo a me, viene fermato.

"No tesoro, non inchinarti. Su andiamo dentro" ci invita camminando all'interno e lasciando andare la mano del rosa.

Quando metto piede all'interno, mi schizza all'occhio tutta la semplicità, modernità e bellezza del posto. Vastosità, luci gialle e calde, piante, colori caldi e accoglienti e confortevoli che fanno capire quanto la casa sia... armoniosa e tranquilla.

"Sentitevi a casa, bambini miei." afferma girandosi verso di noi "Venite con me, vi offro un tè e intanto ci sediamo per parlare un po', mh?" propone e noi la seguiamo.

//None//
Si accomodano in un angolino della casa davanti al giardino sul retro che sorprende del tutto il biondo.

Nel giardino, infatti, ci sono delle giostrine come quelle dei parchi giochi: un piccolo scivolo, un'altalena con la seggiola e l'altra per i 'grandi'; un dondolo, un'altalena realizzata con un copertone per trattori, appesa con delle catene in acciaio ad un ramo robusto del salice piangente verso l'angolino del giardino, e infine una casetta sull'albero.

Felix rimane a fissare quel piccolo parco e si intenerisce pensando che la nonna abbia dei nipotini piccoli.

I due ragazzi si siedono comodamente a un tavolino rotondo, su delle poltroncine grige morbidissime.

Hosook, la nonna, torna da loro dalla cucina con una teiera fumante da cui versa del tè verde in tre tazzine distribuendole prima di sedersi.
"Ahh... ci voleva finalmente" sospira con un sorriso guardando i due ragazzi con affetto, sistemandosi gli occhiali e pulendone le lenti nere.

100 Days || нуυηℓιχNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ