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Erano passate ormai un paio d'ore in cui io e Roody spendemmo con i videogiochi.
Tra una partita e un'altra mi girai a guardarlo, aveva preso una coperta e se la poggiò sulla spalle avvolgendosi lasciando solo le mani libere che tenevano il joystick.
«Ricordati di toglierlo prima di andare a dormire»
Gli dissi alludendo al binder che so che portava sotto la maglietta a mezze maniche.
Il binder, è stato la mia relazione odi et amo del liceo, quella specie di canotta elastica, che permette di appiattire il petto facendolo assomigliare più ad un petto maschile fu la mia salvezza ma ad ugual tempo lo odiavo, per la sua funzionalità doveva essere stretto, non troppo per impedire di soffocare ma non era neanche tanto comodo.
Dopo averlo portato per anni quasi mi abituai alla sensibilizzazione ma ringrazio ancora l'operazione che mi permise di toglierlo per sempre e respirare liberamente.
Roody sbuffò capendo a cosa alludevo.
«Non credo che andrò a dormire stasera, quindi non preoccuparti»
Mi rispose come se questo risolvesse il problema.
C'erano regole serie per usare un binder in modo sicuro, come il non indossarlo per più di otto ore di fila, non dormire o non fare sport mentre lo si indossa, prendersi dei giorni di pausa di tanto in tanto, e io sono certo che il me adolescente non rispettava sempre queste regole.
«Lo hai indosso da più di otto ore immagino. Sai che non è sicuro» Gli ripetei.
«Uffa, ma che ti importa. Torna a giocare»
Mi rispose continuando a giocare la nostra partita.
«Hey mister odio tutti ti ricordo che le costole che stai torturando con quel coso sono anche le mie. Dovrei ringraziare il cielo che non ce ne siamo mai rotta una, ma se continui chissà. Dai ti prego fai una pausa, puoi prendere una delle mie felpe se vuoi stare più largo e comodo nei vestiti»
Roody sbuffò infastidito ma alla fine si alzò e andò nell'altra stanza, tornando poco dopo con addosso una felpa tre volte il doppio di lui e il binder nero in mano.
«Contento ora?»
Mi chiese ironico poggiando sul tavolino il binder e tornò a sedersi sul divano.
«Ora possiamo continuare la partita? Devo ancora batterti»
Prese in mano il joystick e mi guardò.
«Dovrai crescere per riuscire a battermi»
Gli risposi.
Continuammo a sfidarci, o meglio continuai a battere Roody fino a quando non mi crollò letteralmente addosso.
«E tu volevi battermi,eh?!»
Lo presi in giro e cercai di alzarmi con delicatezza per non svegliarlo.
Sistemai Roody dal lato opposto a dove dormiva Lukas e posai anche su di lui una coperta.
Mi spostai sulla poltrona per non disturbare i due e continuai a intrattenermi con i videogames.

Non mi accorsi di essermi addormentato e di aver spento tutto, ma visto che mi ero appena svegliato sulla poltrona dlvevo averlo fatto. Alzai lo sguardo sul divano e trovai solo Lukas ancora addormentato, camminai verso la cucina e trovo Roody che faceva colazione con dei biscotti e un succo.
«Devi andare a scuola?»
Gli domando e lui accorgendosi di me mi guardò alzando un sopracciglio.
«E secondo te? Il me del futuro e del passato piombano qui e i vado a scuola? Non abbiamo una missione!?»
Mi rispose, io presi un bicchiere dal mobile e mi versai il succo che stava bevendo Roody, ovviamente non essendo una casa abitata quotidianamente non potevo aspettare di trovarmi chissà quanta spesa.
«È che pensavo non ti importasse di Lukas, comunque meno male che resti qui, ho bisogno di chiederti di tenere Lukas per un po'. Devo fare delle cose»
Mi sedetti al tavolo e gli rubai il pacco di biscotti prendendone un paio.
«Piuttosto vado a scuola che stare con mocciolo»
Rispose riprendendosi i biscotti.
«Okay allora portatelo a scuola»
Gli proposi, Roody si strozzò.
«Che cazzo?»
«Hai ancora il professore Martinez, giusto? Lui non si accorgerà di Lukas»
Roody mi guardò come se fossi pazzo
«Come faccio a tenere un bambino in un liceo, dai non puoi essere serio!» Protestò.
«Okay allora vieni a trovare George con me»
Roody si alzò di scatto.
«Col cazzo!»
Io presi poi due bicchieri vuoti e li lavai nel lavandino.
«Devo fare prima delle cose, poi un po' di spesa, non possiamo mangiare pizza e fast food a vita, e visto che ci siamo possiamo passare da George, c'è qualcosa che ancora non mi quadra. Tu se vuoi vieni con me altrimenti badi a Lukas. Scegli tu»
Roody mi fissò arrabbiato.
«Sceglierò il male peggiore, resterò con la bestiola. Non credere che George ti parlerà però, ci odia. E poi potrei sempre lasciale Lukas da solo, ti fidi così tanto di me?»
«Mi fido, so che non lo lascerei da solo anche se lo odi. E riguardo George non vuoi sapere se hai ragione o no?»
Roody mi fissò, non saprei dire con esattezza che emozione mostrasse la sua faccia.
Rabbia?
Delusione?
Tristezza?
Nostalgia?
«Se proprio vuoi avere a che fare con quello stronzo almeno non dire nulla su questa storia dei viaggi nel tempo. Nessun accenno a me o a George della tua epoca e non dire che sei me del futuro» Mi istruì io annuii
«Okay, tu e Lukas nel frattempo non finite nei guai. Prenderò anche i tuoi snack preferiti»

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