PROLOGO

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Nauìya deglutì mentre un brivido le attraversava la schiena.

Non sapeva che cosa significassero quelle parole, ma non le erano piaciute affatto. Chi era Moìrias? Cosa intendeva dirle la Strega? Cos'era quella maledizione di cui parlava?

Nauìya si riscosse. Lei non aveva paura, aveva appena posto fine alla più grande piaga del loro mondo.

Quella donna, se così si poteva chiamare, era una pazza, le sue parole erano delle farneticazioni, non c'era nessuna maledizione a gravare su quella torre, lei avrebbe tolto ogni sofferenza e nulla avrebbe potuto impedirglielo.

Si voltò a osservare i suoi compagni, ce l'avevano fatta, avevano posto fine a quella tirannia.

Il suo sguardo però si soffermò su quello sofferente di Zen, la loro vittoria aveva richiesto un grave prezzo, lui se ne era andato per sempre. Le lacrime della ragazza le ricordavano ciò per cui aveva lottato, ciò per cui tutti loro avevano lottato. Tutta quella sofferenza doveva finire.

Si alzò.

Era arrivato il momento di cambiare le cose.

Le persone là fuori non sapevano che era tutto finito, stavano ancora combattendo per il loro futuro felice, e lei glielo avrebbe dato.

Attivò il Cordiale e chiamò Daren.

«Sì, sono in posizione», rispose lui.

«Bene, attivala». Poi chiuse la chiamata.

Uscì sul balcone a osservare fuori. La tempesta cadeva impietosa sulla città, ma non sarebbe durata ancora per molto. Nauìya vide una luce partire dall'altra torre, e proprio lì la pioggia iniziò a diminuire. Ci volle meno di un minuto perché questo accadesse in tutta Aretem.

Nauìya vide le persone, che a quell'altezza parevano dei semplici puntini, fermarsi e guardare il cielo. Era un segno inequivocabile della morte della dittatrice.

Attese ancora un attimo, poi attivò nuovamente il Cordiale, questa volta collegandolo a tutti gli schermi distribuiti per la città.

Puntò la telecamera su di sé e vide lo schermo più vicino accendersi su uno dei palazzi e mostrare il suo volto.

«Buongiorno popolo di Aretem», disse, «il mio nome è Nauìya Eyl, anche se molti di voi mi conoscono come l'Ayìsse. L'epoca della tirannia è finita, ci attende un'era di luce e prosperità! La tempesta che per tanto tempo ha tormentato le nostre vite si è conclusa, è sorto un nuovo sole perché la Strega è morta!» Disse con enfasi. Persino da lassù riuscì a sentire le grida di felicità delle persone, poté vedere i loro abbracci e i loro festeggiamenti.

Ce l'aveva fatta.

MOÌRIAS-L'ombra della luce-Where stories live. Discover now