IV

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Aaris

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Aaris

Affondò il volto nel bicchiere per non sprofondare dall'imbarazzo. Odiava quelle situazioni, ma erano stati i genitori a organizzare tutto e dunque non poteva farci niente.

Eall, la madre di Kollh, osservava ogni sua mossa e ogni gesto in cerca di una qualche imperfezione, e in lei ovviamente ce ne erano molte, anche se forse a un primo sguardo poteva non sembrare. Aaris non sapeva se i genitori di Kollh approvassero o meno il suo legame con il ragazzo, forse preferivano che si sposasse con una giovane della sua stessa specializzazione; dopotutto, in quel caso c'erano più agevolazioni.

I genitori di Kollh erano entrambi ricercatori del passato, una materia che a lei aveva sempre incuriosito, doveva essere bello studiare gli oggetti antichi per scoprire i misteri del tempo; lei, dopotutto, ne sapeva davvero poco. Ovviamente chiunque era a conoscenza della dittatura vigente prima che l'arcontessa Nauìya riportasse la bellezza e la pace nel mondo, ma prima ancora cosa c'era? Oltretutto, si sapeva che l'epoca era stata terribile, ma quanto esattamente? E poi perché quella fantomatica Strega di cui si parlava aveva deciso di portare l'oscurità e la sofferenza? Come poteva una persona, per quanto malvagia, volere quello?

Erano tutte domande che probabilmente non avrebbero avuto una risposta, visto che non riguardavano la sua specializzazione. Lei da piccola aveva scelto una materia che guardava al futuro, e in teoria quegli argomenti non avrebbero dovuto interessarla, ma, secondo lei, senza un passato non poteva esserci il futuro, poteva dunque fare qualcosa di realmente nuovo se non conosceva ciò che era stato?

«Desiderate il dolce?» chiese sua madre per rompere il silenzio che era calato come una cappa sulla tavola fin da quando si erano seduti. Normalmente non si poteva parlare con persone di una specializzazione e una danza diverse dalle proprie, l'unica eccezione erano le unioni familiari: i suoi genitori potevano parlare con quelli di Kollh perché probabilmente i ragazzi un giorno si sarebbero sposati e le due famiglie sarebbero state una sola.

Era comunque strano cercare di comunicare con delle persone con cui si aveva così poco in comune e Aaris sapeva che i suoi genitori organizzavano quel tipo di cene per lei, che però le odiava perché si sentiva sotto esame. Per Kollh era uguale, entrambi percepivano che quegli incontri fossero artificiosi e inutili, per di più non potevano essere realmente loro stessi.

Era da diverso tempo che cercavano di rimandare quella cena, lei e Kollh si erano messi d'accordo per avere una qualche scusa a volte alterne, in modo che non sembrasse che uno dei due non volesse vedere la famiglia dell'altro, ma che fossero semplicemente molto pieni di impegni. Questa volta, però, non erano riusciti a trovare una scusa realmente valida perché le lezioni erano finite e quindi stavano quasi tutto il tempo a casa a prepararsi per gli esami, lei aveva l'ultimo proprio il giorno dopo e aveva finito definitivamente di studiare quella stessa mattina, non c'era molto che potesse fare dunque per rimandare la cena.

Alzò lo sguardo verso Kollh che teneva gli occhi incollati sul piatto mentre spalmava la crema con il cucchiaino, disegnando un alberello bianco. Sorrise, sapeva che a lui la crema non era mai piaciuta, ma almeno trovava il modo per non sprecarla completamente. Kollh studiava per diventare ricercatore dell'espressività grafica, e lei doveva ammettere che aveva un grande talento, le aveva regalato molte delle sue fantastiche opere. La sua preferita era appesa proprio sopra il letto e rappresentava lei e Kollh che combattevano. Il ragazzo sapeva dare una grande espressività ai suoi soggetti tanto che talvolta sembravano reali, come in quel caso.

MOÌRIAS-L'ombra della luce-Where stories live. Discover now