XIX

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Nauìya

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Nauìya

Zen atterrò agilmente in una posizione accovacciata posando una mano sul pavimento. Senza di lei non sarebbero riusciti a mettere anche quello schermo a causa della sua posizione elevata.

Osservò il loro operato, non era distinguibile in alcun modo, l'edificio appariva identico a prima, ma lei sapeva bene che non era così. L'esagonite era talmente sottile da risultare invisibile. Quando avrebbero messo in funzione lo schermo, però, avrebbe preso vita riproducendo la sua figura e rendendola visibile a molti metri di distanza.

Per posizionare gli schermi si erano mobilitati quasi tutti e si erano divisi in gruppi per fare più in fretta, dovevano coprire l'intera città in poco tempo, facendo inoltre attenzione che nessun soldato li vedesse.

Orm era con Jeynn e Daren, lei invece era con Louid e Zen. Tike e Auleen erano gli unici a essere rimasti al rifugio, presto la ragazza sarebbe andata a prendere altre provviste, mentre Tike sarebbe dovuto rimanere di guardia in attesa del loro arrivo, non potevano permettere che qualcuno trovasse il loro nascondiglio in un momento del genere, tutti gli schermi e i cordiali erano collegati a quel luogo, i soldati non dovevano scoprirlo a nessun costo.

Era la prima volta dopo mesi che Louid usciva dal rifugio, si trovava molto bene a rimanere rintanato al sicuro nel suo laboratorio buio, ma in quel caso era stato necessario che venisse, aveva spiegato a tutti come posizionare il primo schermo e poi si erano divisi per i successivi.

«Quanti ne mancano ancora?» domandò Zen avvicinandosi a lei.

«Non molti, venite, passiamo al prossimo» rispose, iniziando ad avviarsi. Iniziava a sentirsi stanca, il sole aveva deciso di spuntare proprio quel giorno, lottando contro i nuvoloni che da settimane oscuravano l'intera Aretem. I raggi cocenti la stavano friggendo lentamente e lei non vedeva l'ora di andare al coperto.

«Pensate che la Strega abbia capito quello che abbiamo intenzione di fare?» domandò ancora Zen dietro di lei accanto a Louid.

«Intendi per via del sole?» le chiese il ragazzo.

Nauìya sapeva che Zen era una Credente molto convinta, per lei il clima cambiava in base all'umore della Strega.

«Non può sospettare di nulla, non è mai esistito qualcosa di paragonabile a quello che ha scoperto Louid» la rassicurò lei. Zen sollevò lo sguardo verso il ragazzo, i loro occhi si incrociarono e i due sorrisero.

Nauìya si voltò per non vederli. A lei non importava. Non importava affatto.

Non le sarebbe importato mai e poi mai, lei non voleva quelle stupide emozioni, quella debolezza.

Finalmente raggiunsero l'edificio. Nauìya proseguì raggiungendo l'altro lato della facciata mentre i suoi compagni rimanevano indietro per ancorare lo schermo da quella parte. Avevano ripetuto la procedura un milione di volte, ormai si muovevano come se nulla fosse.

MOÌRIAS-L'ombra della luce-Where stories live. Discover now