XXVII

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Nauìya

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Nauìya

Come aveva immaginato, la fortezza era quasi interamente priva di soldati. Entrare era stato semplicissimo, erano passati di fianco alle sentinelle di guardia senza che neanche se ne accorgessero mentre il portone era aperto per far passare una pattuglia in uscita.

Oltre le mura sembrava di entrare in un altro mondo, completamente diverso da quello cui era abituata: gli edifici erano intatti, i giardini fioriti e pieni di frutti, le persone erano sorridenti e i bambini correvano da tutte le parti inseguendosi a vicenda. Era così il mondo che voleva creare, ma per tutti quanti e per sempre, senza il rischio che un'emozione negativa portasse via ogni cosa.

La torre svettava proprio al centro di quelle casette basse e Nauìya vi si diresse con passo deciso, senza fermarsi a guardare tutta quella felicità che in un attimo poteva trasformarsi in una sofferenza senza pari. Per sua esperienza, maggiore era il sentimento cosiddetto "positivo", maggiore sarebbe stata la pena che si sarebbe dovuta sopportare una volta che questo si fosse concluso.

«Andiamo!» richiamò Tike che era rimasto in dietro a osservare il paesaggio che li circondava. Si lasciava controllare troppo dalle emozioni, era per colpa sua se Auleen gli era sfuggita. Probabilmente aveva già raggiunto la Strega e l'aveva avvertita del loro imminente arrivo, non avevano tempo da perdere.

La ragazzina l'aveva colta di sorpresa, Nauìya non si era aspettata che fosse tanto abile a combattere, si era finta debole e indifesa e l'aveva ingannata.

Aveva riconosciuto le capacità del Generale nei suoi movimenti precisi, veloci e potenti da apparire quasi impossibili e, malgrado si fossero messi tutti insieme contro di lei e l'avessero presa alla sprovvista, la ragazza era comunque riuscita a sfuggirgli.

Appena fosse riuscita a uccidere la Strega, sarebbe stata sua priorità trovare Auleen e ucciderla per evitare che diventasse una minaccia troppo seria. Non voleva ostacoli che minassero i suoi piani.

Entrarono nella torre. Era un edificio immenso e in condizioni migliori rispetto al resto di Aretem. Nauìya non sapeva esattamente dove avrebbe trovato la Strega ma, essendo una torre, supponeva che si trovasse in cima, dunque tutto quello che doveva fare era trovare le scale.

Malgrado fossero nati oltre le mura della fortezza, Daren e Jeynn non avevano mai varcato l'ingresso della torre e non le erano quindi di alcun aiuto per orientarsi là dentro.

«Laggiù!» indicò Orm. Nauìya seguì il suo sguardo e riuscì finalmente a vedere quello che aveva notato il gigante: delle scale grandi e maestose che salivano fin oltre la sua vista limitata dalla separazione tra i piani.

Corsero tutti verso quella direzione e presero l'elevatore che si trovava proprio nel mezzo. Accanto ai pulsanti era rappresentato un disegno schematico della struttura della torre: al piano cinquanta questa si diramava in due parti che continuavano poi a salire in maniera indipendente. Nauìya sapeva che la Strega viveva nella torre più alta, quella meglio tenuta, l'altra invece era in parte distrutta e per quanto ne sapeva era praticamente disabitata.

MOÌRIAS-L'ombra della luce-Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ