II

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Aaris

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Aaris

Prese un bel respiro profondo. Aria. Aveva bisogno solo di quello.

«Aaris, tu ci sei?»

Si voltò e guardò Geyel perplessa.

«Come?»

«Ci sei?» ripeté il ragazzo.

«Dove?»

«A pranzo, andiamo tutti all'aula cinque!» rispose, raggiante, Ealèen.

«Ah... No, io... pensavo di andare al parco per approfondire la lezione di Verde Urbano».

«Uh. Possiamo andare tutti lì se vuoi!» propose Geyel.

«No... non preoccupatevi per me, controllo due cose e poi vi raggiungo». Possibile che fosse tanto difficile scollarseli di dosso?

«Sicura? Per noi non è un problema, davvero!» insistette Ailìys.

«Sicurissima grazie, ci vediamo dopo!» tagliò corto, per poi iniziare a incamminarsi.

Che strazio, ogni volta la stessa storia, probabilmente non si sarebbero mai arresi.

Si diresse a passo veloce verso il parco, temendo che qualcuno tentasse di fermarla per parlarle. Si rilassò un poco solo quando trovò la sua panchina libera e poté sedersi in mezzo al verde, celata agli occhi della maggioranza.

Era stata una mattinata pesante: fin da quando era arrivata a scuola, Geyel si era seduto accanto a lei e non l'aveva lasciata in pace un solo secondo. Adorava le lezioni perché non si poteva parlare, ma odiava le numerose pause, erano quelle a stancarla realmente, si ritrovava costretta a parlare con Geyel, Ealèen, Ailìys, Olem e Woal, i suoi presunti "amici".

Alzò lo sguardo e fissò le bellissime foglie da cui filtrava la leggera luce del giorno. Possibile che si sentisse bene solo quando era sola? Non era normale, tutti avevano degli amici, tutti erano felici. Perché lei si sentiva così fuori posto?

Quando era con gli altri aveva l'impressione di fingere: annuiva, sorrideva, rideva persino, ma non provava niente se non una grande fatica; era qualcosa che le prosciugava tutte le energie e, per questo, cercava sempre di farlo durare il meno possibile.

Sentì dei passi. Si affrettò ad afferrare il suo Cordiale e ad attivarlo.

Il ragazzo passò senza degnarla di uno sguardo e sparì verso la scuola.

Prese un sospiro di sollievo e spense il Cordiale. Che cosa stupida. Possibile che se si vedeva una persona da sola senza quello strumento si pensava che fosse asociale e, invece, avendolo tutto diventava completamente normale?

Aaris odiava i Cordiali, riconosceva che fossero comodi per comunicare a distanza, ma grazie a quegli affari non era mai veramente sola, le persone la potevano disturbare pure se si trovava dalla parte opposta della città. Neppure barricarsi in casa era sufficiente.

MOÌRIAS-L'ombra della luce-Where stories live. Discover now