VII

62 8 258
                                    

Nauìya

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Nauìya

Di fronte a lei, la pistola ancora fumante, c'era una donna bionda e bellissima. Era vestita interamente di nero con un velo che le copriva gli occhi non permettendole di scorgerne il colore, ma era chiaro che fossero arrossati dal pianto. La pelle candida e la corporatura perfetta. Nauìya sapeva esattamente chi fosse.

Non l'aveva mai vista prima di quel momento, ma tutti ne parlavano: era la Sirena, la moglie del Generale, ed era lì per vendicarsi.

Stava cercando lei.

Nauìya non credeva che pure la donna fosse in grado di combattere, tuttavia a quanto pareva le voci che giravano sul suo conto non dicevano il falso: era molto bella e si mostrava piacente e gentile, donando i viveri alle persone che ne avevano bisogno, ma era anche la principale consigliera della Strega, e si diceva che fosse spietata con chiunque osasse metterlesi contro, per questo era stata soprannominata in quella maniera.

La donna era seguita da più di venti soldati e altri comparvero da un corridoio dal lato opposto.

Lei e Jeyil, di comune accordo, senza dirsi nemmeno una parola, arretrarono tornando all'interno della sala ormai completamente sgombera. Sono tutti morti aveva detto quella povera ragazza prima di essere uccisa dalla Sirena; Nauìya aveva fallito, aveva sottovalutato la Strega e i suoi sottoposti. Pensava che una volta perso il Generale sarebbe stata perduta, ma si era sbagliata e centinaia di persone ne avevano pagato il prezzo.

La donna in nero entrò, e i soldati che un tempo avevano seguito suo marito erano ora lì con lei, pronti a vendicare il loro Generale defunto.

«Assassini! Lo avete ucciso!» gridò la donna. Nauìya sorrise nel vedere come fosse ridotta. Quella sofferenza l'aveva voluta lei, era opera della sua sovrana, forse in tal modo avrebbe finalmente capito che cosa significava il dolore che per tanto tempo aveva venerato. Si trattava di una donna forte, ed era certa che fosse senza scrupoli, ma Nauìya riusciva a vedere chiaramente quanto quella sofferenza la stesse dilaniando.

«Lo avete ucciso!» strillò ancora, scoppiando in lacrime. Probabilmente aveva gridato quelle parole a tutti coloro che poi aveva massacrato, non sapeva di avere di fronte a sé proprio la persona che ne era responsabile.

«Sono stata io!» pronunciò fiera Nauìya, muovendo alcuni passi in avanti. Da lì riusciva a vederla più chiaramente, era davvero bella, forse la persona più bella che avesse mai visto. Inoltre, non dimostrava affatto la sua età, anche se i suoi occhi stanchi e provati rivelavano tutti i pesi della vita che aveva dovuto affrontare.

La donna sollevò lo sguardo su di lei e il suo volto si pietrificò per il terrore. Non era quella la reazione che si sarebbe aspettata.

«Tu!» La guardava esterrefatta, sembrava aver dimenticato la vendetta, c'era solo spazio per la paura nel suo sguardo. Sguardo che rimase fisso su di lei come avrebbe potuto fare con un fantasma.

MOÌRIAS-L'ombra della luce-Where stories live. Discover now