XIV

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Aaris

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Aaris

Aaris entrò nella palestra con il fiato sospeso. Il giorno prima aveva saltato per rispettare il volere di Kollh dopo quello che era accaduto la mattina, ma non poteva saltare un'altra lezione o avrebbero fatto domande.

Guardandosi attorno, tuttavia, non lo trovò, forse non si sentiva ancora pronto a rivederla dopotutto.

Con un peso nel cuore si preparò per l'allenamento di danza, non sarebbe stato la stessa cosa senza di lui.

Si accorse appena di quando la lezione iniziò, si mise a eseguire i movimenti in maniera meccanica facendo solo una parte del combattimento fingendo di scontrarsi con un avversario invisibile. Sentiva di aver rovinato tutto, si era giocata l'unica possibilità che aveva di salvarlo.

Dopo che Wayll se ne era andato il giorno prima, Aaris era restata a piangere per ore e dopo non aveva avuto la forza di leggere il libro che aveva trovato in biblioteca. Quel giorno invece non aveva fatto altro che ripensare alle discussioni che aveva avuto con Kollh e con Wayll.

Non riusciva a capire come mai entrambi si ostinassero a volerla proteggere, non era quello che voleva, voleva che la capissero, la affiancassero, la aiutassero.

Aveva tentato di leggere le prime pagine del libro, ma la sua mente continuava a pensare facendole perdere il filo di continuo. E se avessero avuto ragione? Forse non avrebbe dovuto immischiarsi in quella faccenda, era certamente qualcosa di troppo grande per lei e forse si stava solo illudendo.

No. Non era così. Erano loro a sbagliarsi, avevano paura, era comprensibile, anche lei ne aveva, era proprio per questo che doveva porre fine a quella faccenda.

Conclusa la lezione si preparò per tornare a casa, era arrivato il momento di leggere quel libro, prima ci riusciva, prima avrebbe liberato tutti da quella prigionia dell'anima.

Non appena varcata l'uscita della palestra però, si ritrovò davanti il volto serio di Kollh. Che cosa ci faceva lì dopo la lezione?

«Abbiamo bisogno di parlare» esordì lui, guardandola dritto negli occhi con una determinazione che non gli aveva mai visto. Annuì quasi senza pensare e lentamente si diressero al parco centrale nel loro posto segreto, dove di solito si mettevano a combattere nascosti agli occhi di tutti.

«Aaris, devi lasciar perdere con tutta questa storia, ti prego, continuo a sentire questa... cosa, che si muove dentro di me, ti prego, dimentica tutto, ho bisogno di sapere che sarai al sicuro» enunciò. Appariva perfettamente calmo, ma Aaris sapeva che le sue emozioni stavano lottando con il rivestimento che lo legava, voleva solo che lui fosse libero.

«Kollh, io lo sto facendo per te, così come per tutti coloro che sono prigionieri senza saperlo» gli rispose con calma, si era ormai resa conto che non pensava più ad altro, aveva bisogno di liberare gli altri, di liberare lui.

MOÌRIAS-L'ombra della luce-Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang