[CAPITOLO 12]

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DUBLINO, IRLANDA

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DUBLINO, IRLANDA

20 luglio 1997


Il Re del pop giaceva serenamente nel letto matrimoniale dell'albergo color avorio, era una calda giornata di pieno mese, e Michael aveva lasciato la finestra aperta per far passare un po' di aria fresca.

A Dublino faceva caldo, ma c'era quel fresco durante il giorno, non era quel caldo straziante dov'era collocato nelle altre città del mondo. A Dublino faceva un caldo tollerabile.

Di fianco al letto c'era il comodino, con il lume ancora accesso e alcune foto sparse, come quelle di Prince e dei suoi amici più stretti.

Michael dormiva nel lato destro nel letto, non indossava pigiama, indossava solo dei boxer azzurri, il resto del corpo era completamente scoperto. Aveva caldo e non resistette a togliere vestiti per stare al fresco.
Non gli dispiaceva stare al scoperto in momenti come questi, certo, lui si vergognava a causa della vitiligine, ormai le macchioline erano sparse per tutto il corpo e la vergogna con la sua insicurezza era aumentata ancora di più.

Ma nonostante ciò, quella mattina Michael dormí come un ghiro, questo per aver preso tanti sonniferi e di conseguenza riuscí dormire.
Emanava dei piccoli sospiri, a volte russava, un lato della sua testa era abbandonata sul cuscino, e sentiva un forte senso di pace quando chiudeva e gli occhi e incominciava a sognare.

D'improvviso, Michael sentí una mano, era una mano femminile che accarezzava la sua spalla scendendo verso i fianchi dell'uomo, era una sensazione piacevole, il che lo fece svegliare.
Quando vide quella donna, il suo cuore mancò di battito, era Sandie.
Spalancò gli occhi, ma lei sorrideva con occhi lucidi, mentre la sua mano gli accarezzava la guancia.
«Buongiorno bimbo.» disse lei, era proprio la Sandie di tre anni fa. Quella impacciata, tenera e gentile.
«Okay, sto sognando vero?» domandò Michael accennando una risata, lei scosse il capo.
«No, non stai sognando, è la realtà.» lei si alzò in piedi, aveva un vestito bianco lungo alle ginocchia molto simile da una camicia da notte. E lei lo tolse fino a rimanere completamente nuda.

Michael sembrava di avere di fronte a sé una dea dell'antica Grecia, e confermò che una bellezza del genere che aveva di fronte ai suoi occhi, era proprio una bellezza greca.

Il suo cuore batteva fortemente, voleva prenderla e fare l'amore con lei, ma si bloccò come un macigno, non si mosse di un millimetro, sembrava che in qualche modo, la stupenda bellezza della ragazza lo avesse paralizzato.

Sandie si avvicinò a lui e lo baciò sulle labbra, e una sensazione di benessere, ma di fuoco nell'anima, si attivò nel suo corpo, quando Michael con gentilezza sfiorò con le mani la schiena della nuda ragazza percepì una sensazione di pura armonia.
La testa di Michael si posò sul ventre della ragazza, lasciandosi andare al profumo di quella pelle, e a quel bellissimo calore.
«Oh Sandie ...» mormorò il cantante chiudendo gli occhi.

 𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓  Volume IIWhere stories live. Discover now