[Κεφάλαιο 2]

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LOS ANGELES

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LOS ANGELES

6 marzo 1998

Quella mattina Sandie si svegliò con una grande stanchezza in corpo.

Aveva le palpebre completamente piene di sonno arretrato, in quanto nelle notte precedenti non aveva chiuso occhio.

Era da tempo ormai che Sandie non dormiva regolarmente, si svegliava la notte, con il cuore grondante di sangue, guardando un punto fisso e perdendosi nei suoi ricordi e nella sua angoscia.

Stellina non era più una ragazzina, amante dei sogni e della vita. Non c'era più, era morta.
Morta sanguinante a causa dei suoi terribili traumi subiti anni prima.
Quello che rimaneva di lei era solo una donna, una donna ferita, esangue e addolorata dalla vita, soprattutto arrabbiata per ciò che le era stato sottratto.

Tante volte pensava di togliersi la vita, di farla finita, prendeva spesso in considerazione la morte, poiché intuiva che era la soluzione migliore per porre fine ai suoi dolori.
Ma poi il suo sguardo cadeva su quella piccola creatura, riccioluta e minuta, cresciuta nella sua pancia e messa mondo.

Chloè dormiva accanto alla mamma serenamente nel lettone, il suo piccolo volto era sereno, trasmetteva una pace alla quale Sandie sperò un giorno di accoglierla a braccia aperte nel suo animo.

Ogni volta che Sandie la guardava, le si riaccendeva la vita, la luce la quale le era stata spenta e tolta contro la sua volontà.

Ormai viveva solo per ciò che aveva messo al mondo.

Sandie si stiracchiò, si alzò dal letto e prese la vestaglia coprendosi dal freddo.
«Mamma.» mugugnò la bambina stropicciando gli occhi, Sandie si voltò e sorrise vedendo la sua piccolina svegliarsi la mattina.

Benediva il signore anche solo all'udire della sua piccola voce.
«Buongiorno amore.» la donna si chinò per dare un bacio sulle labbra della piccola, lei ridacchiò ricambiando in modo impacciato il gesto della mamma.
«'Giorno mamma.» ricambiò in modo educato, Sandie l'afferrò tra le sue braccia e la coccolò.

Quel giorno, Chloè non doveva andare all'asilo. Al ritorno in America, la bambina riprese l'asilo, fu Nicole a consigliare alla sorella un buon istituto per lei. Ed era lo stesso istituto di Nathan.
Nonostante il cuginetto era all'ultimo anno di asilo, si incontravano spesso in varie attività che avevano in comune, e questo Sandie la faceva stare più tranquilla.

«Oggi vedrai Mary.» annunciò la mamma, gli occhi della bimba le si illuminarono gli occhi non appena udì pronunciare il nome della segretaria di sua madre.
«Si!?» ella annuì, e le toccò il nasino con la punta dell'indice.

 𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓  Volume IIWhere stories live. Discover now