PROLOGO

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L'oceano stava accarezzando i miei piedi. Quella schiumetta voleva convincermi a superare le mie paure e a buttarmi lì per lei. Mi chiesi se aveva convinto in questo modo anche mia madre a uccidersi annegando per l'oceano, aiutandola a liberarsi dalla sua depressione.

Ho sempre pensato che fosse egoistico da parte sua, ma inevitabile. Da quando scelse di lasciare me e mio padre, io lasciai affogare la vecchia me. E mai nessuno si è accorto che annegavo ogni giorno di più.

Nessuno, tranne uno: Elia, il mio nuovo vicino di casa.

Che ha da guardare?

Presi le mie scarpe sporche di sabbia bagnata e affogai i miei pensieri negli abissi più profondi.

Non lo salutai. Non mi presentai. Gli invadenti mi infastidivano, e il suo modo di "farmi compagnia" a pochi metri di distanza, con i piedi a mollo e lo sguardo rivolto verso me, mi fece venire voglia di rifugiarmi nella mia tana: casa mia, ormai troppo vicina a quell'invadente.

ANCORAWhere stories live. Discover now