Eros 7

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Ricordate di annaffiare la vostra rosa prima che appassisca.
Eros Knight

Ero nella clinica quando Isabel mi chiamò allarmata, chiedendomi di raggiungerla al più presto. Mi descrisse come Diamond si fosse improvvisamente seduta a terra, fissando lo specchio e parlando completamente da sola. Era la prima volta che percepivo in Isabel una reale preoccupazione per Diamond. Senza esitare, mi alzai e uscii dalla clinica, dirigendomi velocemente verso la villa.

Varcai la porta della stanza di Diamond e udii la sua voce provenire dal bagno. Mi avvicinai rapidamente, afferrando il frammento di vetro che teneva in mano, evitando così che potesse ferire Isabel.

Sorpreso e confuso, la fissai stringendo con più forza il frammento, percependo il sangue scorrere dalla ferita.

I suoi occhi erano diversi, come se non fosse più lei, come se davanti a me non ci fosse più quel piccolo e puro angioletto che avevo promesso di proteggere.

"Diamond..." le dissi mentre lei si allontanava con uno sguardo preoccupato.

La vidi stringere la testa con le mani, piangere, e reggersi al lavabo mentre mi guardava.

Lanciando via il frammento di vetro, mi avvicinai ulteriormente a lei, cercando di rassicurarla e chiedendole cosa fosse successo.

Con difficoltà a respirare, mi disse che non sapeva cosa le fosse successo, che non voleva aggredire Isabel, che non era in sé, successivamente si allontanò, abbassando lo sguardo.

"Sai, dicono che il tempo guarisca le ferite. I miei sembrano non voler guarire. Neanche a distanza di anni." disse, sforzandosi di sorridere, alzando le maniche della felpa e mostrandomi i tagli.

Non riuscii a capire a cosa si riferisse. In quel momento, il mio unico pensiero era aiutarla a uscire da quel bagno e a tranquillizzarsi.

Si incantò a guardare il vetro per qualche istante. "Le ferite, sembra che non vogliano abbandonarmi, mi perseguitano, mi sussurrano all'orecchio, inondano i miei pensieri e controllano la mia vista. Le ferite mi controllano... Mi hanno sempre controllata." disse, rialzando lo sguardo su di me, tremando.

Volevo rassicurarla, farle capire che avrei continuato a sostenerla nonostante tutto. Ma lei mi bloccò nel momento stesso in cui tentai di parlare, alzando la mano nella mia direzione.

"Non puoi dire nulla che mi salvi, tu non puoi salvarmi, nessuno può."

Ogni singola parola mi colpì come se fosse un proiettile carico di veleno.

La mia mano continuò a sanguinare dalla ferita provocata dal frammento, e lei se ne accorse.

"Sono riuscita a ferire anche te. Sono debole, inutile."

Piangeva, tremava di fronte a me, incolpandosi della mia ferita. Dichiarò di sentirsi inutile e debole. Ignara che fosse l'unica che riuscì a farmi legare a lei, senza nemmeno avvicinarsi a me.

Diamond è stata l'unica donna capace di farmi legare a lei mostrandosi semplicemente per quello che è: sé stessa.

"Sei sincero, leale, tu sei... vero."

Io sono la più grande bugia nella tua vita, la ragione per cui ora ti trovi in questo stato. Io sono il male più grande nella tua vita, e tu nemmeno lo sai.

The Promise 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora