Eros 15

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Qual è il termine adatto per descrivere un periodo che ha avuto un grande impatto nella vita ma, allo stesso tempo, è risultato insignificante?
Eros Knight


Come promesso, lasciai la casa in cui trascorsi i momenti più felici con mia madre a George e ai suoi amici.

Non dimenticherò quel ragazzino, il primo che è riuscito a tenermi testa.

George non è come me. Non vive per la vendetta, lui perdona e questa è la sua miglior qualità. Vuole vivere, ha scelto di andare avanti nonostante tutto.

Li ho iscritti in una delle migliori scuole private a Nottingham, ho aperto un conto bancario e ho lasciato loro la carta in modo che possano ritirare i soldi che deposito per loro senza bisogno di un delegato.

Non permetterò che la loro vita venga distrutta a causa di Joaquín. Quel bastardo ha già rovinato la mia esistenza, loro devono riuscire a voltare pagina senza guardare indietro.

Se sceglieranno di proseguire con gli studi universitari, li sosterrò. Se invece opteranno per il lavoro, saranno ugualmente sostenuti da me. Pur non essendo miei figli, né miei cugini o fratelli, nutro un profondo affetto per loro e farò tutto il possibile affinché possano costruirsi una vita sana e serena. Lontana dai night club, dalla droga e dall'alcol. Una vita pulita e degna di un essere umano.

La mia piccola Helianthus rimase a fissare il vuoto per tutto il viaggio sul jet. Non le chiesi cosa avesse, ma potevo presumere che Victoria le avesse detto qualcosa. Speravo solo che non avesse rivelato il mio nome. Anche se sapevo che non fosse questo, sicuramente Diamond mi avrà chiamato Emilien davanti a lei e Sveva è abbastanza sveglia da capire che nessuno mi avrebbe chiamato in quel modo senza una buona ragione.

La accompagnai alla villa mentre Victoria la affidai a Roman, che la condusse a casa sua dove avrebbe soggiornato finché non avessi deciso il momento opportuno per presentarla alle fazioni del Brasile. Finché non avessi pensato a come presentarla.

Lasciai Brayan con Diamond per assicurarmi che stesse bene e che nessuno si avvicinasse a lei.

Brayan ha commesso un errore nel chiudere a chiave la porta con Diamond all'interno e me in Inghilterra, ma so che le vuole bene. Ho scelto di perdonarlo e di concedergli una seconda opportunità. Spero solo che questo perdono sia meritato.

Raggiunsi la casa della mia ninfetta, sono giorni che non mi scrive, non mi chiama e non risponde ai miei messaggi; l'ultimo è stato solo visualizzato. Bussai alla porta e attesi che mi aprisse, ma non sentii nessuno avvicinarsi. Bussai nuovamente, sperando di ottenere una risposta.

Stavo per bussare per la terza volta, ma la porta si aprì improvvisamente e sulla soglia apparve Isabel, con una bottiglia di alcol tra le dita. Indossava solamente una maglietta bianca attillata e dei pantaloncini neri, senza reggiseno.

La guardai attentamente prima di avvicinarmi, notando l'odore di alcol che la circondava. Non c'era più il profumo di vaniglia che solitamente la caratterizzava, da sempre in grado di coprire l'odore di narciso che emanavo.

Oltrepassai la soglia e mi diressi verso il salotto. Tolsi il cappotto e lo posai sulla poltrona, rimanendo solo con la camicia azzurra addosso.

Mi voltai verso di lei, osservandola mentre avvicinava la bottiglia alla bocca e ne beveva un sorso. Era distrutta, diversa. Questa non era la mia ninfetta.

Non dissi una parola, rimasi semplicemente a guardarla.

Mi sedetti e lei fece lo stesso, sedendosi davanti a me.

Aveva evidenti occhiaie e non era truccata. Le sue labbra non brillavano del solito gloss alle ciliegie che amavo assaporare ogni volta che la baciavo. Sembrava stanca, la percepii fredda, arrabbiata, come se volesse colpirmi in quel preciso istante, e non ne capii il motivo.

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