Eros 9

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Sei esclusivamente mia,
non esiste alcuna alternativa.
Eros Knight

Mi stava per baciare.
Si è avvicinata a me e stava per baciarmi, se non fosse per l'irruzione di quel coglione di Brayan.

Non sono stato io a pretenderlo, lei si è avvicinata lentamente, dimostrando chiaramente il suo desiderio di donarmi un altro assaggio delle sue dolci labbra. Voleva me, esclusivamente me.

Le ho parlato dell'aborto, ho condiviso con lei ogni parola che ritenevo la bambina le dicesse. Dopo tutto questo, mi ha abbracciato con affetto, posando un tenero bacio sul mio collo, desiderando avere un contatto con le mie labbra.

Mi ha ringraziato, era felice.

La mia Helianthus era veramente felice.

Ha sorriso, ha chiesto scusa al suo riflesso, facendo un piccolo passo per riappacificarsi con se stessa. E io sarò al suo fianco, aiutandola affinché questo primo passo sia solo l'inizio di un percorso di rinascita.

Quei ragazzini non riusciranno a vincere, non riusciranno a sottrarle la vita, non una seconda volta. Non con me al suo fianco.

L'ho accompagnata nuovamente a casa, assegnandole una nuova stanza, priva dei ricordi di quel giorno.

<D'ora in poi, Brayan starà con Diamond. La sua priorità assoluta sarà la sua protezione.> dichiarai, fissando Roman di fronte a me.

Lui annuì.

<Ma, per adempiere a questo incarico, Brayan dovrà unirsi alla nostra fazione.> continuai, notando i suoi occhi grigi posarsi su di me. <Pensavi che lo avessi dimenticato? Brayan non appartiene a me. Se desidera continuare a servirmi, dovrà eseguire il rituale e diventare un Leta.> conclusi alzandomi dalla sedia e posizionandomi di fronte alla scrivania.

<Può servire anche senza diventare Leta; ha scelto volontariamente di seguirti.> rispose, con evidente preoccupazione, un'espressione che mi fece sorridere.

<No.> dissi lentamente, facendo due passi nella sua direzione. <Desidero avere il controllo totale su quel ragazzino. In questo modo, se mai dovesse compiere qualcosa di inadeguato, ne subirà le conseguenze.> conclusi mettendo le mani nelle tasche e guardandolo con serietà.

<L'hai detto tu stesso: è un ragazzino. Non è pronto per entrare ufficialmente nella mafia. Ha tutta la vita davanti.>

<Anche io ero solo un ragazzo quando ho assunto il ruolo di König, eppure in quel periodo sembrava che apprezzassi ciò che stavo compiendo. Ti entusiasmava vedere come riuscivo a sottomettere l'intero paese con i miei comandi. Cos'è cambiato ora?>

Incontrai Roman in prigione e, dopo aver pagato la sua cauzione e averlo aiutato con sua sorella, decise di rimanere al mio fianco, accompagnandomi durante l'ascesa al potere. Non si lamentò mai, né giudicò le mie azioni violente come fuori luogo o non necessarie; al contrario, mi sostenne in ogni mia decisione.

Un ragazzino al comando di una delle più grandi mafie del Brasile, un ragazzino che ha segnato il proprio destino macchiandosi con il sangue.

<Ho promesso di proteggerlo. Carla si è fidata di me.> rispose Roman, ricordando la sorella di Brayan.

<Non ho detto che intendo ucciderlo. Dovrà semplicemente effettuare un giuramento.> affermai, ormai stanco di quella conversazione.

<Un giuramento la cui rottura viene punita con la morte. Legherà la sua vita a te e alla fazione per l'eternità. Non è un "semplice" giuramento; così segnerai la vita di Brayan. La fazione dell'Alpha lo considererà un nemico, e lui non è come noi. Non è pronto ad affrontare questo mondo, Eros.>

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