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Giorgia pov:

Sento un suono che ormai riconosco a memoria e non è che la mia sveglia che mi fa capire che è ora di alzarmi per un'altra giornata monotona.
Allungo il braccio per spegnerla e mi alzo dal letto sbuffando sapendo che questa sarà una giornata di merda, è una di quelle giornate no, che ultimamente mi capitano spesso da quando sono arrivata dalla Grecia, perché dalla mia testa non vogliono uscire le immagini di quelle sera, anzi dalla mia testa non vuole uscire l'immagine di lui che mi stringe tra le sue braccia.
Comunque mi alzo e vado in cucina vedendo che c'è già Sara bella che pronta.

Sa:- ma buongiorno bell'addormentata..- mi sorride cercando di farmi tornare il buonumore.

-Sa te prego nun è giornata..- sbuffo mettendomi nella tazzina il caffè per poi sedermi al tavolo.

Sa:- una giornate delle tue?..- mi chiede cercando di essere cauta accarezzandomi i capelli.

-purtroppo si, dio mio nun riesco a mandallo via dalla testa, si lo avevo messo in conto ma no che ce stavo male così tanto cazzo..- esclamo esasperata bevendo a sorsi il mio caffè.

Sa:- io so che ce stai de merda perché te vedo, e anche se ormai hai perso le speranze, cerca de pensa comunque positivo..- mi sorride accarezzandomi il braccio -e poi sappi che ce sto anche io nella tua stessa situazione solo che cerco de pensa positivo..- mi dice cercando di trasmettermi la sua positività.

-lo so Sa ma semo anche du persone diverse e io nun ce riesco a prendella come la prenni te, ma te ringrazio lo stesso, comunque vado a preparamme e poi annamo ar negozio..- le sorrido tristemente lasciandole un bacio sulla guancia per poi andare a prepararmi per andare al lavoro.

Abbiamo aperto ormai da un'oretta il negozio e oggi c'è Sara dietro la cassa mentre io sono un po più in là sulla scaletta a sistemare gli scaffali.
Parte "Ipocondria" e anche se è una giornata no con sta canzone mi ricarica e infatti oltre alla sua voce si sente anche la mia è come se fosse un duetto e non immagino a come sarebbe realmente.
Talmente sono presa a cantare e a sistemare che non sento la porta d'ingresso.

-te giuro Sa che se in sti giorni nun riesco a vedello, te giuro che chiudo er negozio e me stazziono a San Basilio ar famoso parcheggio pe una settimana e voglio vede se armeno così lo riesco a becca cazzo..- esclamo prendendomela con le scatole che sto sistemando e la infilo incazzata.

Non sentendo nessuna risposta da parte di Sara e sentendo solo la voce che risuona in negozio di Nic mi giro preoccupata.
Quello che mi trovo davanti però  mi fa immobilizzare sul posto facendomi aggrappare alla scaletta.
Davanti a me mi trovo Adriano Cassio, Gabriele Coccoli e signori e signori c'è anche lui il famoso Niccolò Moriconi che in questi giorno mi ha fatto dannare mentalmente.
Prima di focalizzarmi su di loro mi giro verso Sara che è anche lei immobilizzata sul posto e alterna lo sguardo tra me e loro incredula.
Inizio a passare in rassegna con lo sguardo prima Cocco che mi sta sorridendo, poi Adriano che mi sta sorridendo anche lui e infine Nic che mi sta sorridendo anche lui con un po più di entusiasmo alche non so come sia possibile metto il piede male e scivolo atterrando per terra di culo.

-ma li montarci tua oh..- esclamo cercando di rialzarmi un po dolorante massaggiandomi il punto dolorante.

Sa:- ao stai bene si?..- corre di nuovo verso di me preoccupata.

-si nun te preoccupa..- le sorrido per poi ricordarmi di loro tre e così volgo il mio sguardo a loro che se la stanno ridendo -ciao ragazzi che ci fate da queste parti?..- chiedo cercando di essere il più normale possibile sperando di riuscirci.

Nic:- in realtà un'uccelino c'ha detto che lavoravate qua e ve semo passati a trova e volevamo anche vede er negozio..- mi sorride guardandomi con quegli occhi che brillano e che io ci muoio dentro ogni volta.

Occhi forti, cuori fragili.(Ultimo)Where stories live. Discover now