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Nic pov:

Apro gli occhi sentendomi riposato e rilassato vedendo che ormai fuori é mattina e c'è anche il sole qua a Londra.
Ricordo perfettamente la serata di ieri e con il sorriso sulle labbra mi giro alla mia destra vedendo Giorgia rannicchiata a me che sta dormendo bella beata.
Sorrido perché vedere e soprattutto sapere che tra le mie braccia si sente protetta mi fa sentire uomo con la U maiuscolo non che io non lo sia é ma sapere che lei si senta così é un orgoglio per me.
Mi perdo a guardare il suo viso così rilassato appoggiato tra la mia spalla e il mio petto e potrei stare ore e ore o persino tutto il giorno a guardarla dormire, ma ho promesso a me stesso che oggi l'avrei portata in giro per Londra.
Prima di svegliarla però prendo il telefono della stanza cercando di non svegliarla e ordino la colazione in camera.
Una volta fatto mi giro verso di lei e inizio a svegliarla prima con le carezze sulla guancia e poi riempiendola dolcemente di baci su tutto il viso.

Gio:- mhhh...- mugola nascondendo il viso nell'incavo del mio collo facendomi ridere.

-piccole me piacerebbe anche a me sta qua ma oggi te vorrei porta in giro pe Londra..- sorrido guardandola mentre le accarezzo la guancia.

Gio:- va bene solo perché vojo vede la città eh..- e apre quei due occhioni di cui io vado matto stropicciandoseli e trova subito i miei.

-Buongiorno bell'addormentata..- la prendo in giro ridendo sotto i baffi.

Gio:- prenneme pure in giro ma so che te sei svegliato da poco pure tu..- mi fulmina con gli occhi cercando di trattenersi dal ridere -comunque buongiorno anche a te..- e mi spiazza facendo lei il primo passo di appoggiare le sue labbra sulle mie.

Nic:- mhh potrei abituamme a sti risvegli..- le sussurro una volta staccato appoggiando la fronte sulla sua.

Vedo che sta per rispondere quando veniamo interrotti dallo bussare alla porta segno che é arrivata la colazione.
Senza dire niente mi alzo sotto lo sguardo curioso di Giorgia e vado ad aprire.
Infatti come apro la porta é arrivata la colazione prendo il vassoio ringraziando per poi chiudere la porta e tornare affianco a lei.

Gio:- e quello che cosa é?..- mi chiede curiosa indicando il vassoio sedendosi sul letto.

-questa é..- sorrido sedendomi sul letto difronte a lei -la nostra colazione..- dico alzando il coperchio rivelando il contenuto.

Gio:- Nic nun te sembra de viziamme un po' troppo?..- mi chiede sospirando -cioé nun é che nun me piace anzi per me é tutto nuovo visto che nun so abituata a tutto questo, però io poi nun so come ricambia tutte ste cose cioè io poi me sento in colpa a nun fa cose der genere pe te..- abbassa lo sguardo iniziando a giocare con le sue dita.

-Amò guardame..- le metto due dita sotto il mento e lo alzo facendo incrociare i miei occhi con i suoi -inanzitutto nun te devi senti in colpa perché ste cose le faccio perché le vojo fa e nun perché vojo esse ricambiato, in secondo luogo se nun vizio te chi devo vizia scusame?..- e vedo spunta un sorriso sulle sue labbra -e terza cosa nun te devi senti in colpa perché anche tu fai tanto pe me come ad esempio ieri sera che te sei fatta trova qua, o come er fatto che me sostieni e soprattutto er fatto che me fai senti felice e sereno come nun lo ero da tempo..-concludo guardandola dolcemente.

Gio:- come fai ad esse così perfetto? Me sembra de esse in un sogno e che domani posso svegliamme ed é tutto finito..- 

-nun so perfetto anzi quella sei tu e tutto questo nun é un sogno ma la realtà..- le dico per poi lasciarle un bacio a stampo -ora é mejo fa colazione che poi dovemmo uscì..- 

Dopo questo piccolo momento di sconforto iniziamo a mangiare alleggerendo un po' l'atmosfera ridendo come due bambini ma é anche questo il bello di noi che da un momento serio riusciamo a passare ad un momento di leggerezza.

Occhi forti, cuori fragili.(Ultimo)Where stories live. Discover now