Capitolo 17: Non c'è mai fine al peggio (Revisionato, parte 2)

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L'allenamento quel sabato pomeriggio fu molto più tranquillo e breve del solito. Anche perché era stato Dimitri a chiedere il favore a Celina di andarci piano con me. La cosa che mi sorprese non fu propriamente la richiesta di Dimitri ma il fatto che Celina non protestò, probabilmente aveva dei programmi anche lei la sera. D'altronde, era sabato.

Dopo un paio di ore ero pronta per uscire e mi diresse verso l'atrio della villa. Proprio in quel momento incontrai Celina per il corridoio, anche lei in procinto di uscire. Era vestita, come al solito con tonalità scure che facevano risaltare ampiamente la sua chiara e vellutata carnagione. Gli occhi truccati pesantemente che non guastavano mai il suo viso. Celina era una di quelle ragazze che stavano bene con tutto. Trucco o senza trucco. Tacchi alti o scarpette da tennis. Vestito corto o burka. Trasudava sensualità e grinta. Ammiravo questo suo lato, era una guerriera, non c'era niente da ridire su questo.

Peccato che Celina mi odiasse...

«Esci anche tu?» chiesi un volta di fronte, più per gentilezza che per altro.

«Ovvio, non vorrei star qui più del necessario, rischierei di avere una emicrania al giorno. E poi... non te l'ha detto Dimitri?»

Corrugai le sopracciglia. «Non mi ha detto, cosa?» domandai timorosa.

«Noi usciamo con voi stasera. Io e Alexander, intendo. Non che io ne sia entusiasta, certo, ma ho insistito per evitare che l'ospite indesiderato che porti dentro decida di fare qualche "scorrazzata al chiaro di luna".»

Abbassai lo sguardo ferito. «Non credo lo farà, ha avuto già quello che voleva e credo che adesso non rischierà di uscire... di nuovo

Celina si avvicinò di più, abbassando la voce. «Quello che è successo al Red Moon non accadrà più. Questa è una promessa» sussurrò minacciosa, quasi tra i denti. «Se non sei abbastanza forte da tener sotto controllo il demone, non diventerai mai una di noi. Io ho sempre lottato per proteggere la mia famiglia e non lascerò che una stronzetta qualsiasi li faccia del male. Stai attenta.»

«Non farei mai del male a loro, tantomeno ad altri» chiarii, con una calma non mia.

«Io non dico solo fisicamente...» alluse Celina, con disprezzo.

Cercai di capire le sue parole ma il mio rimuginare fu bruscamente interrotto.

«Celina, c'è qualche problema?»

Dimitri ed Alexander erano arrivati giusto in tempo. Tutti e due preparati ed eleganti. La luce e il buio. Entrambi simili ma diversi al tempo stesso.

Fischiai. «Però, che classe! Ma non dovevamo andare al cinema e a pattinare?»

Dimitri si guardò. «Sono troppo elegante?» chiese alzando un sopracciglio.

«Non saprei. Solitamente non credo che si pattina con il blazer con sotto una t-shirt bianca. Che cosa c'è, hai paura di perdere il tuo fascino senza?» osservai divertita.

Dimitri rise. «Ho messo il blazer per evitare di fare troppe conquiste stasera, sono troppo sexy solo con la t-shirt.» Mi fece l'occhiolino.

Nulla da ridire.

Feci finta di infastidirmi, anche se il battibecco mi divertiva. Era diventata una costante con Dimitri. «Devi stare attento: ora che esci da questa casa c'è uno specchio vicino alla porta d'uscita non vorrei che ti fermassi troppo a lungo a rimirarti.»

«Non c'è rischio, quando una cosa mi piace mi rimane impressa nella mente» mormorò prendendo le chiavi.

Sapevo che Dimitri stava solo scherzando ma non potei far altro che arrossire per quella frase.

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⏰ Last updated: Jul 28, 2022 ⏰

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Utrem Humano SanguineWhere stories live. Discover now