Capitolo 23

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Le saltai addosso, la abbracciai stretta a me.
Era davvero da tanto che non la vedevo.
"Sempre più bella la mia bambina." disse accarezzandomi i capelli "Adesso fammi entrare però."
Proprio mentre stavo per chiudere la porta vidi una mano bloccarla e sentii: "Ehi, ci sono anch'io!" Mi voltai per vedere chi fosse e vidi quest'uomo alto, magro e leggermente abbronzato. Capelli neri, occhi azzurro cielo e sorriso perfetto. "Oh si, signori lui è George, è il mio nuovo compagno, anzi fidanzato." e così dicendo mamma con un grosso sorriso smagliante mostrò un grande anello di diamanti sull'anulare sinistro.
Rimasi per un momento sconcertata ma poi vidi il sorriso di mia madre e il modo in cui quel George guardava mamma e allora andai da lei che era già emozionatissima.
"Bene allora, dopo questa meravigliosa notizia, ci vogliamo sedere a tavola?" disse nonno Fred impaziente di assaggiare il pranzetto.
Dalla cucina vedevo tutti in sala pranzo che prendevano posto e a dirla tutta sembravamo una vera famiglia e a questo pensiero mi sfuggì un dolce sorriso. Seduta accanto ad Harry decisi di ignorarlo dato che il mio scopo principale, dopo mangiare ovviamente, era stringere un legame con il mio futuro patrigno, George, che non la smetteva di parlare con Harry.
"Scusami tanto Harry ma vorrei parlarci io con il mio fututo patrigno quindi..." dissi infastidita dal modo in cui George non mi dava attenzioni.
"Allora, George...che auto hai?" "Aw Emy è carino da parte tua cercare un argomento adatto ma possiamo anche parlare di qualcosa più...per le ragazze."
"Oh non preoccuparti, lei è un maschiaccio puoi parlarci liberamente." infierì Harry nel dialogo beccandosi un bel calcio nel polpaccio.
"Allora se le cose stanno così ho..." George fu interrotto dal suono del campanello che ancora una volta suonò. Mi alzai allora per andare a vedere chi fosse anche se dato che avevamo iniziato già a pranzare, credevo che fossero arrivati tutti.
"Ciao Emy!" "Oh mio Dio. No, anche tu, no." dissi mentre le braccia stavano per cadermi. "Cara chi è?" disse la nonna, ma non ci volle molto che Josh ed io entrassimo in sala da pranzo. "Salve a tutti e scusate il ritardo." salutò il ragazzo sforgiando un bel sorriso, creando la sorpresa in tutti noi.
"Oh Josh presto vieni a tavola. Emy aggiungi un posto accanto a te." disse nonno.
Dopo nemmeno cinque minuti ci ritrovammo di nuovo tutti seduti a tavola. Solo dopo l'osservazione di mia madre mi resi conto dove mi trovavo. Ero proprio in mezzo a Josh ed Harry le ultime persone al mondo che avrei voluto vedere. "Josh come mai in tutti questi anni, solo adesso sei venuto a trovarci?" continuò nonno. "Beh sarei voluto venire ogni anno ma ho avuto tanti problemi e quindi..."
"Va bene l'importante è che sei venuto ma mi chiedo perchè proprio quest'anno..." insisteva nonno.
"Il motivo in realtà è proprio qui affianco a me." Mi andò di traverso il polpettone e iniziai a tossire. Dopo aver bevuto dell'acqua mi calmai ma continuavo a vedere quei mezzi sorrissetti stampati sul viso di tutti, tranne Harry.
"Qui c'è qualcosa, Spencer." scherzò zia Meredith.
"Non c'è un bel niente." rispose Harry infastidito evidentemente dal gesto di Josh. "Styles, mi spiace ma hai perso la tua occasione, fattene una ragione."
"Di certo non mi rimpiazza con uno come te."
E mentre loro continuavano si sentiva una vocina, la mia, che sussurrava "Ragazzi, smettetela, dai." Ero imbarazzata come non lo ero mai stata mentre mamma e le zie si complimentavano con me.
Ma a un tratto mi alzai e urlando dissi: "Smettetela, ora! Non sono mica l'ultima fetta di pizza e se anche lo fossi mi lascerei mangiare dai piccioni piuttosto che da uno di voi e adesso con permesso vado a dare una mano alla nonna." Finalmente le cose sembravano essersi calmate anche se Josh faceva di tutto per far arrabbiare Harry. Ma almeno eravamo arrivati al dolce e quello strazio sarebbe presto finito o almeno sarei stata lontana da loro.
"Almeno a Natale potevi metterti un bel vestitino." sussurrò Josh mentre allungava la sua mano sulla mia gamba.
Appena sentii il suo tocco, gli arrivò uno schiaffetto e dissi: "Non toccarmi con quelle sudice mani."
"Scusa, principessa." Harry appena finì la sua porzione di torta, si alzò e se ne andò sul divano.
Ma dopo non molto tutti lo raggiungemmo. "Scusate, un attimo d'attenzione." disse mamma alzando la voce " Vorrei dire a tutti, ma ovviamente a te in particolare Emy, che George ed io abbiamo deciso di sposarci qui a Charlston City ma che vivremo a Copenaghen... Emy questa volta se vorrai, potrai venire con noi e iniziare una nuova vita come una vera famiglia."

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