Capitolo 10

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Senza fiatare seguo Reiyel e Azazel, camminiamo in assoluto silenzio e sembra che i due abbiano avuto in mente la stessa idea e ancora mi chiedo quale sia.

Ci dirigiamo nuovamente verso la lunga scala di platino dov'è successo praticamente di tutto.

Mi fermo davanti al primo scalino e batto un piede a terra per catturare la loro attenzione, cosa che mi riesce molto bene.

<< Volete spiegarmi dove stiamo andando? >> da quando Azazel mi ha detto che dovevo seguirli non hanno più fiatato e ora esigo delle spiegazioni, sennò io da qui non mi muovo.

<< Ti diremo tutto quando saremo arrivati a destinazione, non c'è nulla di cui preoccuparsi Vaan >> parla il giovane angelo dagli occhi blu che riescono, come sempre, ad infondermi serenità ed annuisco, sospirando.

D'altronde ho altra scelta? Cosa può fare una povera anima innocente come me contro due angeli potenti come loro.

Riprendo a seguirli, passando vicino al solco che ha provocato Reiyel sbattendo il demone sulle scale, il quale era dentro al corpo della piccola Mora; poco più in là si vede ancora la ringhiera sfondata dove la stessa entità oscura mi ha spinta cercando non so come di uccidermi, o almeno credo fosse quella la sua intenzione.

Continuiamo a salire e mi rendo conto di dove stiamo andando, ci avviciniamo sempre di più agli enormi cancelli in oro posti alle fine delle scale.

<< Dobbiamo entrare là dentro? >> chiedo per avere conferma, Reiyel finalmente mi risponde, annuendo semplicemente con la testa.

<< E perché? >> cerco di ricavare più informazioni possibili.

<< Vaan. >> mi riprende però Azazel, intuendo le mie intenzioni, beccata.

Arriviamo difronte ai possenti cancelli dorati, ai lati di questi si estendono colossali mura color avorio, alte più dei cancelli stessi.

<< E ora? >> domando in un sussurro ma nessuno considera la mia domanda.

<<Aperitis intra portas tuas. >> parla però Azazel, rompendo il silenzio; non riesco a capire cosa stia dicendo ma il suo sguardo è rivolto al cielo, più precisamente verso la punta centrale dei cancelli.

<< Quis loquitur? >> eccheggia una profonda voce.

<< Azazel, Frater. >> risponde ancora una volta Azazel.

Per lunghi attimi rimaniamo immobili ed in silenzio, senza proferire parola, fino a quando un fastidioso cigolio giunge alle nostre orecchie dai lati dei cancelli.

Essi iniziano ad aprirsi lentamente, provocando un altro rumore stridulo e continuo; poi tutto tace non appena questi non sono totalmente spalancati. Il vento ci spinge ad entrare ed io aspetto che qualcuno faccia qualcosa.

<< Andiamo. >> dice Azazel e subito lo ascoltiamo, entrando all'interno.

Tutto sembra regolare ma non appena supero la soglia, una dolorosa fitta mi colpisce alla testa, talmente dolorosa da costringermi ad inginocchiarmi agonizzante.

<< Vaan! >> sento gridare da Reiyel che si affretta a soccorrermi.

<< La testa... >> cerco di calmare il respiro e premo le mani sulle tempie << Mi fa malissimo.. >> a quel punto l'angelo mette le mani sulle mie e mormora strane parole che non riesco a comprendere, troppo presa dalla fitta allucinante.

Dio che dolore! Ma tutte a me devono capitare? Sento pulsare la testa, riesco pure a percepire il mio respiro dall'interno del mio corpo, fa male.

Reiyel continua a pronunciare le frasi che ancora non capisco, sento le sue mani calde premere sulle mie ed è una sensazione piacevole; cerco di concentrarmi su queste e di non pensare ad altro, sembra funzionare.

Scappata dall'Inferno [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now