Capitolo 25

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( Nella foto Vaan )



<< Vi sembra il luogo adatto? >> domanda Lucifer inacidito.

Mi allontano subito da Beliel, pulendo le mie labbra col dorso della mano e il mio pensiero va a Reiyel. Cosa avrà pensato?

Lo vedo di profilo, con gli occhi a terra, l'aria abbattuta e la mano stretta sul pomello dell'elsa.

Maledetto Beliel. Lo sento sghignazzare alle mie spalle e sono tentata di colpirlo nel petto con una delle spade degli angeli.

<< Lucifer, possiamo parlarne non qui fuori? >> sussurra la donna a poca distanza da me, ma in questo momento non posso far altro che stare in silenzio e rimuginare sul fatto appena accaduto.

Mi sento in colpa. Come ho potuto lasciarglielo fare.

<< Se è così vitale perché non è venuto Mikael stesso? >> il Sovrano passeggia avanti e indietro, parlando con gli angeli.

<< Lo sai che i lavori in Paradiso sono molto più complicati. Noi non ci limitiamo a schiavizzare le prime anime che ci consegna l'angelo della morte. >> risponde Gabriel, osservando Lucifer con stizza. L'arcangelo, visibilmente sicuro di sé, emana una percettibile luce intorno al suo corpo. Marcando la sua regale importanza nella classe degli angeli più importanti.

<< Cosa ne vuoi sapere? >>

<< Lo so, schifoso. >> e detto ciò, una scintilla d'ira passa nello sguardo di Lucifer, che lo fa spingere addosso a Gabriel, ma la mano di Uriel lo blocca subito.

<< Lucifer! >> la donna lo guarda severa, alzando l'indice sul suo petto in segno di fare silenzio mentre una leggera brezza scompiglia i capelli di tutti i presenti << Parliamone. Per l'equilibrio del nostro mondo e della nostra casa. >>

Le parole della donna sono piene di tristezza, temendo che da un momento all'altro tutto il suo mondo possa finire in mano ad una inutile guerra.

Lucifer cede ed alza lo sguardo al cielo.

<< Dio... >> si allontana, incamminandosi verso il castello senza proferire parola seguito da Gabriel ed altri angeli, tra cui Azazel; Beliel a comando di uno schiocco di dita, segue il suo padrone e stessa cosa fanno le Cinque.

Resto ferma nella mia posizione e mi giro verso gli angeli.

Sono tutti qui e il cancello è aperto. Basterebbe così poco..

Reiyel ancora non mi guarda e sembrerebbe non volerlo fare per ora. Dei passi si avvicinano a me, non faccio in tempo a vedere chi sia che mi ritrovo la donna dai lunghi capelli biondi davanti a me.

<< Tu sei Vaan, giusto? >> mi chiede gentilmente, porgendomi la mano che stringo subito.

<< Esatto, Uriel? >> chiedo timorosa, non sicura di rivolgermi in modo rispettoso chiamandola subito così.

<< Proprio così. >> dice facendo una cristallina risata << Ci siamo già incontrate. >> mette un braccio intorno alle mie spalle e mi accompagna oltre la soglia dei cancelli.

Mi giro verso il castello, non sapendo se poter andare veramente o no.

<< Tranquilla, è solo una passeggiata. Non credo che manderà truppe a cercarti nel suo bosco. >> mi rassicura stringendomi a sè.

Varco finalmente i cancelli e gli angeli si fanno da parte per farci passare. Cammino vicinissima a Reiyel, ma quest'ultimo non accenna a nulla e ciò mi distrugge. Scusami Reiyel, non volevo.

Scappata dall'Inferno [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora