Capitolo 38

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Mi fiondo subito su di lui, in picchiata.

Le mie ali piegate vanno a formare due lance d'argento, che squarciano l'aria, sempre più veloce, sempre più taglienti.

Beliel ghigna, come se avesse tutto sotto controllo. Fa una piccola corsetta verso di me e con un potente salto mi raggiunge, ma non è il suo pugno a colpirmi, bensì la sua gamba. Poco prima di toccarmi si gira velocemente, caricando un calcio che colpisce la mia schiena.

Fiondo ancor più veloce verso il basso e il mio corpo crea un grosso solco sul terreno.

<< Vaan! >>

Reiyel mi raggiunge, lacerando chiunque gli ostacoli il passaggio. La mia vista si sta appannando e volto io il viso dalla parte opposta, sentendo camminare nella mia direzione. Il frastuono intorno a me cala, chiudendomi in una campana di vetro e lasciando solo quei passi pesanti e lenti venire da me. Sta per arrivare.

Vedo le scarpe di qualcuno fermarsi davanti ai miei occhi.

<< Un vero peccato. Pensare che ti trovavo simpatica. >> Beliel si abbassa, per scostarmi i capelli dal viso sporco di terra << Sei stata davvero una sciocca, Sheol. >> afferra una mia ciocca e la accarezza << Davvero una sciocca. >> e la stringe con rabbia.

Abbasso le palpebre, cercando di riprendere il controllo della mia vista.

Che posso fare.. Non posso arrendermi così. Ma sono davvero stanca.

<< Saluta i tuoi amichetti per l'ultima volta.
>> Annuncia rialzandosi

Apro un occhio e vedo la sua lancia alzarsi verso il cielo, facendo scintillare la punta dal raggio del sole. Sono stata davvero una stupida scendere in battaglia senza un'arma con cui difendermi... Aspetta.

Provo a muovere le mie ali e ho abbastanza forza per poterlo fare. Ma..

<< Alzati. E vieni con me. >>

Non aggiungere altro Beliel. Ti accontento subito.

Con un scatto apro le mie ali, alzandomi sulle ginocchia
Con la parte esterna di esse riesco a colpire Beliel alle gambe. Ma la fitta alla schiena riesce a farmi barcollare. Quel calcio è stato doloroso.

<< Che diavolo fai?! Adesso la facciamo finita! >>

< Io non ci conterei Beliel
>> mi alzo in volo e cerco di allontanarmi per riprendere forze, ma qualcosa afferra il mio piede, facendomi scivolare di nuovo verso la morte certa.

Vedo il demone ributtarmi a terra e premere con i piedi sulla mia ala.

<< Oh no... >>

<< Adesso togliamo questa seccatura. >> la sua lancia colpisce la radice della mia ala sinistra, provocandomi un dolore atroce.

<< Beliel! Ti supplico! Mi stai facendo male. >> urlo in lacrime al demone accecato dall'ira e dal sangue che sgorga da me.

Sento le ossa muoversi sotto la lama, in pezzi. La carne viene colpita ripetutamente con odio.

Metto una mano sulla lancia e cerco di levarla, causando solo più dolore. Beliel si gira, mostrandomi i suoi occhi ancor più neri, si abbassa nuovamente, lasciando la lancia conficcata nell'ala.

Mi studia, come se fossi un oggetto, storgendo la testa. Assomiglia ad un animale. La sua pelle sta diventando grigiastra e le sue labbra sottili e nere; mi correggo: assomiglia ad un mostro.

Scappata dall'Inferno [IN REVISIONE]Kde žijí příběhy. Začni objevovat