Capitolo 24

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Ancora Lucifer non si smuove, anzi.

Con l'indice e il pollice afferra con eleganza il manico di una tazzina, sorseggiando tranquillamente il liquido al suo interno.

Le Cinque ed io lo guardiamo stupite mentre le guardie dietro di noi si affrettano ad andare a controllare la provenienza dell'esplosione.

Una volta finito di bere, si pulisce le labbra con un tovagliolo, per poi ripiegarlo e metterlo sul tavolo.

Beliel, alle sue spalle, si alza svogliato dal muretto e si avvicina al suo Signore.

<< Ordini? >>

<< Non c'è di cui preoccuparsi. >> detto ciò il Sovrano sorride, alzandosi ed incamminandosi verso l'uscita del piccolo tempio.

<< Andiamo, abbiamo ospiti a quanto pare. >> mi volto per seguirlo, ma una mano afferra il mio braccio.

<< Stai dietro di me. >> mi sussurra Alef.

La ascolto e mi posiziono dietro di lei; arriviamo vicino ai cancelli e dinanzi a loro troviamo una dozzina di uomini vestiti di bianco.

Tra loro riconosco subito la chioma platinata e gli occhi blu come le profondità del mare.

Reiyel.

Vorrei lanciarmi subito contro di lui e fuggire, ma non penso che Alef gradirebbe, tanto meno Lucifer.

Giunti davanti ai cancelli, il Signore si ferma incrociando le braccia ed alzando il mento con aria di superiorità, in mezzo allo schiero di angeli vi sono Azazel e un altro angelo che vidi insieme a Mikael nella stanza bianca.

<< Qual buon vento vi porta a casa mia? >> inizia Lucifer, riferendosi proprio a quell'angelo.

<< Fratello, quanto tempo. Ti trovo bene. >> si avvicina di un passo esso e subito viene respinto da qualcosa, una barriera invisibile che crea subito un altro botto simile a quello che abbiamo sentito poco fa, questo suscita una grossa risata di Lucifer.

<< Sei diventato al quanto maleducato, non fai entrare i tuoi fratelli nella tua casa? >>

<< Taglia corto "fratello". >> dice, mimando con le dita delle virgolette in aria.

<< Perché il terzo Arcangelo si è disturbato a smuovere il suo santo culo dalla sedia per giungere fino a qua? >>

<< Bada Lucifer. Io ti porto rispetto quanto ne porto a nostro fratello Mikael, ne pretendo altrettanto da te. >>

<< Mi parli tu di rispetto? Non mi pare tu abbia bussato alla mia porta o sì? >>

<< Ti chiedo scusa per prima. Uno dei più giovani non sapeva dell'esistenza della tua barriera. >> allarga le braccia il terzo Arcangelo, facendo un rispettoso inchino.

<< Un vero peccato. >>

Nel frattempo non posso fare a meno di voltare il viso verso Reiyel e non appena lo faccio, incontro i suoi occhi.

Mi sta parlando con lo sguardo, vuole venire da me e non lasciarmi più, le sue mani strette in un pugno mi fanno intuire che freme dalla voglia di abbattere questi neri cancelli che ci separano per riavermi.

Perché me l'aveva promesso.

Siamo così vicini ma anche così lontani l'uno dall'altro. Basterebbe poco per andare da lui ma mi è impossibile. Per ora.

Indossa ancora la sua maglia bianca e i capelli spettinati mi invogliano ad avvicinarmi per sistemarli.

Le rosee labbra sono serrate, l'espressione è dura e il suo petto si gonfia sempre di più ad ogni respiro, rendendolo imponente; Reiyel si volta verso il suo Arcangelo e si avvicina ad esso.

Scappata dall'Inferno [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora