Capitolo 12

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<< Vaan, tu non sei più destinata al Paradiso. >>

L'ha detto davvero?

<< Come? >> domando scettica, di sicuro devo aver capito male.

<< Dovrai andartene da qui, il tuo destino è cambiato. Non appartieni più al cielo e noi non possiamo più custodirti. >> spiega con calma apparente Mikael che non smette di osservarmi adesso quasi con sdegno.

Perchè? Che cosa ho fatto?

<< Mik- >> non faccio in tempo a controbattere che l'enorme porta posta alle mie spalle si apre all'improvviso, facendomi fare un piccolo salto dallo spavento.

Delle mani afferrano le mie spalle trascinandomi indietro senza darmi il tempo di voltarmi per poter camminare da sola, fisso la figura di Mikael che si allontana sempre di più, vedo la sua testa chinarsi e i suoi pugni stringersi in una forte morsa mentre la grande porta si richiue.

Reiyel... Dove sei?

Finalmente riesco a girarmi e sia alla mia destra come alla mia sinistra, due possenti angeli mi affiancano, scortandomi verso l'esterno.

Prima di arrivare all'uscita noto qualche macchia di sangue a terra, dovuta probabilmente all'angelo di poco fa che è stato ferito brutalmente.

<< Adesso cosa mi accadrà? >> chiedo ad uno dei due sperando in una risposta, che ovviamente non arriva.

Arrivati fuori trovo subito Azazel ad aspettarmi con le braccia conserte e lo sguardo abbattuto.

<< Azazel... >> mi precipito subito da lui ma poco prima di arrivare a sfiorarlo, mi ferma.

<< No, aspetta. >> mi blocco subito e lo guardo confusa, abbassando le mani con le quali volevo cercare sostegno in un piccolo abbraccio.

<< Andiamo. >> si limita a dire, fissando oltre di me i due angeli che mi hanno scortata, per infine darmi le spalle ed iniziare ad allontanarsi; pure Azazel mi ripugna, come se fosse colpa mia quello che sta accadendo.

Non posso fare altro che seguirlo fuori dai cancelli e scendere la lunga scala platinata, tenendo il viso basso e le mani unite al ventre.

Lancio qualche occhiata ad Azazel che non si accenna a proferire parola, ti prego fa che Reiyel non si comporti così.

Giunti alla fine delle scale, continuiamo a camminare ed io giro il viso in cerca di quella chioma mielata e i due zaffiri che tanto conosco e tanto adoro, perché in questo momento è quello che mi serve ora.

<< Mi dispiace Vaan. >> parla Azazel, non smettendo di camminare.

<< Ma gli ordini sono ordini, vorrei poter far qualcosa, davvero..Ma potremmo rimetterci tutti, sia angeli che anime. >> ora capisco perché si comporta così freddamente con me.

<< Non fa niente. >> sospiro, ingoiandoil rospo con tutta la sensazione di voler piangere con sè.

Non appena arriviamo in un punto della grande piattaforma di marmo, che sostiene tutti noi, mi fermo di scatto.

E' completamente bruciata e rovinata, sembra che un drago abbia dato un morso e staccato completamente quella parte del pavimento, carbonizzandola.

<< Cos'è successo? >> domando allarmata, indietreggiando.

<< Da qui io porto tutte le anime. >> mi spiega avvicinandosi.

<< Io... dovrei andare all'Inferno, quindi? >> chiedo senza rigiri di parole, guardandolo visibilmente spaventata.

Scappata dall'Inferno [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now