Capitolo 35

2.5K 246 18
                                    

Rimango pietrificata a terra. Fisso per lunghi attimi il punto in cui c'era Beliel. Decido di alzarmi con molta fatica, ripulendomi il vestito dalla terra.

Provo a spiegare le mie ali, ma una fitta allucinante fa strizzare i miei occhi e stringere i denti dal dolore. Mi volto verso l'ala, la quale il demone ha calpestato come se fosse feccia. E' mal ridotta, così non posso di certo volare.

L'accarezzo delicatamente, togliendo lo sporco dalla ferita.
Porto lo sguardo verso il cielo che sta iniziando a tingersi di rosso, tra non molto il sole calerà.

Mi guardo intorno e a pochi metri da me vi è un muretto, aspetterò che qualcuno venga a cercarmi proprio lì sopra.
Fortunatamente su esso vi è una morbida coperta di muschio verde e sedendomici sopra noto che è al quanto comodo, per mia fortuna.

Rannicchio le gambe e ripenso alle parole che Caliel ha detto. Quindi se sono qui è grazie a lei che ha sempre vegliato su di me.

Ormai passano ore ed ore e nessuno si è fatto ancora vedere. Circondo il mio corpo con le ali, chiudendomi a riccio in modo da non avere nemmeno freddo. Mentre resto chiusa nel mio piccolo guscio, osservo la ferita della mia ala peggiorare. Il sangue incrostato e lo sporco la stanno infettando.

Qualcosa corre nella mia direzione, lo sento avvicinarsi.

Spalanco le mie immense ali e mi alzo subito in piedi sulla roccia << Chi è?? >> mi preparo a spiccare comunque il volo in caso di pericolo.

Una figura si ferma di colpo, respirando affannosamente.

Cerco di intravedere il viso, ma è nascosto nell'ombra, ormai la poca luce del giorno non mi permette di vedere molto bene.
Cerco di concentrarmi per riconoscere chi possa essere e riesco finalmente a vederlo solo quando la misteriosa figura decide ad avanzare di qualche passo, in modo da far illuminare metà della sua faccia.

<< Reiyel... sei tornato. >>

L'Ex Angelo della Liberazione continua a respirare senza controllo e solo dopo essersi calmato dice << Ho sentito Beliel raccontare a Lucifer quello che è successo. >> rimango in silenzio, ancora incredula dalla sua presenza.

<< Soprattutto di quello che ti ha fatto. >>  viene nella mia direzione.

<< Ah sì? Com'è che ti importa solo ora? >> domando sfacciata, ricordandomi di come mi ha voltato le spalle, fregandosi di me e di quello che mi stava accadendo, pensando solo a se stesso.

<< Vaan... Anche tu sai quanto è forte Beliel, non avrei avuto- >>

<< Ero venuta per te! Potevamo farla finita insieme, uccidere Beliel insieme! >> sbotto scendendo al volo dalla roccia, ignorando il dolore all'ala, che non riesce a richiudersi << Anche tu sei molto forte... >>

<< No, Vaan, ti sbagli. Non sono un Arcangelo e Beliel equivale ad uno di loro. Mi avrebbe spazzato via con un solo gesto se solo avesse voluto. E non credo tu voglia questo. >>

<< Certo che no. >> rispondo affranta, chinando il viso.

<< Avrebbe messo fine pure alla tua esistenza ed io non voglio perderti. >> sentendo queste parole rialzo subito il volto.

Vedo Reiyel avvicinarsi sempre di più fino. Ormai il suo viso è completamente trasformato, non è più quell'angelo puro, sorridente e spensierato che conoscevo. I suoi occhi cristallini, le sue guance piene di colore e quei capelli scompigliati come quelli di un giovane fanciullo.

Scappata dall'Inferno [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now