CONOSCO OGNI PARTE DI TE

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POV NADINE

Stropicciai gli occhi e mi stiracchiai, nascondendo la testa sotto il cuscino quando un fascio di luce mi  centrò il volto. Avevo dormito bene, senza interferimenti da parte dei sogni per la prima volta in questi ultimi mesi. Così bene che avrei voluto tanto riaddormentarmi, ma la mia testa era già operativa, girando attorno ai ricordi della sera prima, vivisezionandoli con scrupolosa attenzione, e ricompattandoli in modo tale che potessero avere un senso.

Ma non c'era alcuna spiegazione logica a ciò che quel vichingo mi aveva raccontato.

Balzai seduta sul letto e mi infilai le mani tra i capelli, completamente sveglia. Dov'era si era cacciato quel dannato vichingo? Mi guardai attorno, frenetica, lasciando che gli occhi si posassero sui ogni angolo della stanza. Sbirciai persino dietro l'anta semi aperta dell'armadio. Dov'era finito? Se ne era andato?

Una strana pesantezza alla bocca dello stomaco sulle prime mi fece temere di dover correre in bagno per vomitare, ma in un secondo momento capii che quel malessere non era affatto legato alla mia gravidanza. Chiusi gli occhi e mi lasciai cadere di nuovo contro il materasso; come potevo rattristarmi al solo pensiero che quello sconosciuto con evidenti problemi psichici se ne fosse andato?  Avrei dovuto esserne felice, scolarmi un'intera bottiglia di vino per festeggiare e porre finalmente la parola fine a quella sottospecie di scherzo dai gusti discutibili.

Invece restai immobile sul letto, incapace di pensare, lo sguardo fisso sul soffitto. La mente incastrata nel ricordo di quel volto perfetto e inquetante che aveva la capacità di addolcirsi appena la sua attenzione ricadeva su di me. Avevo chiaramente seri dubbi sulla storiella che mi aveva raccontato, eppure non riuscivo ad averne sui sentimenti che diceva di sentire per me. Erano palesati in ogni suo movimento, nascosti in ogni suo sguardo, urlati in ogni sua parola. Restava comunque un mistero di come potesse provare qualcosa per me dal momento che non mi aveva mai vista. E quindi si ritornava all'ipotesi che fosse un bravissimo truffatore.         

Il mio cellulare trillò un paio di volte. Mi tuffai contro il comodino, spostando alcuni giornali per acciuffarlo. Sullo schermo lampeggiava la bustina dei messaggi. 

Lunedì, 23 novembre 2015 - Ore 7.48

da: Mary Crosswell

Ehi neo-sposina, buongiorno. Ti ho lasciato in salotto un sacchetto di plumcake e un vichingo addormentato sul divano :) Fa di lui ciò che vuoi, ma ti prego non denunciarlo. Ho il sospetto che non abbia mentito del tutto.... vabbhe ne parliamo dopo. Sei libera in pausa pranzo? 

Digitai velocemente la risposta:

Lunedì, 23 novembre 2015 - Ore 8.02

da: Nadine Low

Perchè quel vichingo è ancora a casa mia? Potevi mandarlo via. Ti rendi conto che mi hai lasciata da sola con un tipo che....

Cancellai il messaggio e digitai una nuova risposta:

Lunedì, 23 novembre 2015 - Ore 8.03

da: Nadine Low

Ti telefono più tardi. Ciao.

Balzai giù dal letto e mi avvicinai alla porta, posandovi contro l'orecchio per qualche secondo, cercando di captare possibili rumori. Quindi abbassai la maniglia e guardinga sbirciai lungo il corridoio.

"Oh merda", boffonchiai, richiudendo d'istinto la porta.

Purtroppo il piede del vichingo si infilò svelto tra lo stipite e senza difficoltà riaprì l'uscio, scagliandosi davanti a me in tutta la sua maestosa figura. Se te stava eretto, a testa alta, nudo dalla testa i piedi, senza ostentare la minima vergogna. La sua erezione era evidente e proiettava il suo membro verso l'ombelico, seguendo una sottile linea di peluria scura.

SEI MIA PER DIRITTOOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz