SOLO IL PRESENTE DAVANTI A ME

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POV NADINE

"I problemi più gravi incontrati da Carlo I e da Laud in campo religioso si presentarono in Scozia", Mary sollevò di poco la testa dal libro e mi fissò, confusa. "Chi cavolo è Laud?".

Stiracchiai le gambe sul materasso e incrociai le braccia dietro la testa. "Un tizio... un arcivescovo, credo, fervente sostenitore di re Carlo".

"Ottimo!", esultò. "Almeno c'è ancora qualcuno che lotta dalla vostra parte".

"Tanto perderemo comunque. Vai avanti".

Mary tornò al libro e girò pagina. Lesse sottovoce qualche riga, poi mi diede una lieve gomitata sul fianco. "Fammi spazio". 

Mi spostai al centro del letto ed attesi che si mettesse a gambe incrociate accanto a me. Il libro di storia che avevamo studiato il primo anno di università pendeva tra le sue ginocchia. Era un tomo di almeno cinquecento pagine e non l'avevamo mai letto con particolare interesse, sostenendo che la storia scozzese del XVII secolo non avrebbe mai influito sulle nostre vite, dal momento che io sarei diventata medico chirurgo e lei una delle più rinomante arredatrici d'esterni della Scozia.

"Quando Carlo I partì nel per un viaggio in terra scozzese, dove doveva essere incoronato, Laud lo accompagnò e constatò lo stato in cui verteva la Scozia", riprese. La fronte corrugata per lo sforzo di ricollegarsi ad un periodo storico lontano anni luce. "I sacerdoti erano di scarsa cultura e le terre erano spesso controllate da laici. Si decise così di mettere ordine anche nella Chiesa scozzese ma vennero rifiutate tutte le decisioni di Laud e un gruppo di aristocratici, commercianti e membri del popolo formarono un comitato di opposizione che prese il nome di Covenant".

"Quando arriverò lì, questo dovrebbe essere già successo. Leggi cosa accede dopo".

"La disfatta di Carlo nella gestione militare degli affari scozzesi comportò una crisi finanziaria tale da mettere fine al periodo in cui il sovrano aveva potuto imporre il suo governo assoluto. Il clima era teso in tutto il Paese; la popolazione si era divisa tra sostenitori del re e sostenitori del Parlamento. Carlo I controllava con il suo esercito la parte nord e ovest dell'Inghilterra, mentre il Parlamento le regioni a sud-est tra cui Londra".

"Ed ecco spiegato il motivo per cui quell'imbecille di lord Renuar proprio in questo istante è a combattere a Londra", la bloccai.

"Imbecille", concordò. "Nonostante i negoziati, venne dichiarata guerra. Il 23 ottobre avvenne, nei pressi della cittadina di Edgehill, il primo scontro armato tra i due eserciti: se da una parte la cavalleria del re mise in fuga inizialmente la fanteria parlamentare, poi questa riuscì a contenere i successivi assalti, dando inizio a una situazione di stallo. Dopo questo inconcludente scontro ebbero luogo una serie di battaglie a favore di Carlo: a Chalgrove il 18 giugno e a Lansdowne. Il 2 luglio però, le sorti della guerra virarono a favore del Parlamento. Con la battaglia di Marstone Moor, l'esercito parlamentare guidato da Oliver Cromwell sbaragliò le truppe del re. Grazie alla vittoria, il Parlamento estese il suo controllo per buona parte della Scozia. Per l'inverno, le truppe di entrambi gli schieramenti si ritirarono".

Piegai il ginocchio e strinsi la caviglia tra le mani. Nel punto esatto in cui il tatuatore mi aveva marchiata, la pelle bruciava e il sangue palpitava ad ogni pressione.

"Quindi, se le date coincidono, Alec potrà raggiungermi il prossimo autunno", feci due conti veloci.

Mary pigiò un dito in mezzo alla pagina. "C'è dell'altro e ti farà comodo saperlo. Più avanti ebbe luogo quella che è considerata una delle maggiori battaglie della guerra, la battaglia di Naseby. Le truppe del re furono annientate: Carlo dovette fuggire ad Oxford, che fu messa in stato d'assedio e conquistata, costringendo il re ad un'altra fuga. Sconfitto, Carlo rinunciò a tutte le proposte del Parlamento e decise di allearsi nuovamente con gli scozzesi, promettendo in cambio di imporre come religione ufficiale il presbiterianesimo. Scoppiò così la seconda guerra civile: diecimila soldati scozzesi penetrarono in territorio inglese guidati dal generale dei clan dei Campbell. Il 30 gennaio Carlo I venne condotto fuori da Whitehall e decapitato. Si dice che Carlo indossò, prima di essere giustiziato, due camicie di cotone, per evitare che il popolo lo vedesse tremare per il freddo, fraintendendo che lo facesse per paura. Dopo aver detto una preghiera piegò la testa: il boia gliela recise con un solo colpo ben piazzato. Le sue ultime parole furono: «Passo da un mondo corruttibile ad uno incorruttibile, dove c'è pace, tutta la pace possibile»".

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