24* FELICITA'

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"Francesca"

Finalmente è Venerdì, la settimana è trascorsa in fretta e ad allietare le mie giornate c'era la presenza di Nate... che puntualmente ogni pausa pranzo si presentava in ufficio con il pranzo.. abbiamo parlato tanto.. gli ho parlato del progetto che stiamo mandando avanti qua a Parigi.. dell'Italia che inizia a mancarmi e sì anche di Fede... ora mai penso che non ci siano più speranze per noi e Nate sembra molto convinto nel volermi conquistare.. capiamoci.. ci sta riuscendo .. solo che preferisco fare le cose con calma.. sto ancora ricomponendo i miei pezzi perciò sono stata molto chiara con lui e lui sembra aver accettato molto bene la cosa.. devo ammetterlo .. è un raggio di sole durante una tempesta.

All'ora di pranzo come è successo ogni giorno vedo sulla porta del mio ufficio Nate..

" Sì buongiorno signorina.. mi hanno chiesto di consegnare pranzo Japponese ad una certa Francesca lei la conosce???" sorride ed io ricambio quel sorriso

"mmm .. non mi risulta.. Franesca ha detto? no.. non la conosco" scherzo io

" ah.. è sicura.. dicono che sia bellissima.. e che gli piaccia macchiarsi la camicetta bianca di caffè!!!"

scoppia a ridere ed anche io lo seguo..

" Stronzo!!! entra.. mangiamo poi andiamo a prendere mio cugino e la mia amica all'aeroporto ok?"

" ai suoi ordini capo!!! però non chiamarmi stronzo.. altrimenti ti lascio a piedi" poi mi fa una linguaccia e si siede di fronte a me per iniziare a mangiare

"allora?? cosa dovrei sapere dei tuoi ospiti?" mi chiede curioso non appena iniziamo a mangiare

"beh.. mio cugino.. è mio cugino.. siamo come fratelli ed è molto protettivo nei miei confronti però è un ragazzo d'oro.. anche se .. sai .. lui è il migliore amico del mio ex.. ed io .. non ho voglia di sentir parlare di lui.. mentre Terri.. beh lei è fenomenale.. è l'esatto opposto di me.. ma siamo amiche da sempre.. e vedrai ti piaceranno"

sono sicura che Nate piacerà sia a mio cugino che a Terri..

" beh io spero di piacere a loro.. magari tuo cugino mi darà il permesso di uscire con te" scherza subito..

" cavolo.. quindi nessuno dovrà sapere dei nostri precedenti appuntamenti?"

ridiamo.. penso che con tutte le risate che mi sono fatta in questi giorni con lui sia riuscita a recuperare tutte le lacrime spese nell'ultimo mese


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L'autista di Nate ci accompagna all'aeroporto ( dimenticavo.. Nate è il figlio di un parlamentare Francese.. è perennemente inseguito dai giornalisti.. infatti questa settimana siamo stati più volte fotografati insieme.. ma sinceramente .. poco mi importa.. per la stampa francese io sono la principessina Italiana e sapete una cosa.. hanno ragione.. io quando sono con lui mi sento una principessa..), mentre aspettiamo l'arrivo dei due piccioncini io e Nate ci perdiamo a parlare e mi sta facendo morire dal ridere poi ad un tratto riconosco quella voce..

" Freeeeeeeeeeee" e non faccio in tempo ad alzare lo sguardo che quell'uragano di Terri mi salta con le braccia al collo e subito dopo ad unirsi al nostro abbraccio arriva anche Marci..

" come state???" chiedo subito non appena si staccano dal mio collo...

"bene.. allora cosa ci racconti te..."

" oh prima di iniziare a raccontare vi voglio presentare una persona_ guardo Nate ed anche loro si voltano per guardarlo_ lui è Nate"

"ragazzi benvenuti a Parigi"

Terri ha la bava alla bocca e mio cugino invece lo sta studiando come se fosse un alieno e stesse cercando di memorizzare ogni centimetro del suo viso e del suo corpo

" il piacere è nostro" dicono in coro

" bene.. ora se vogliamo andare.. portiamo le valigie a casa poi vi mostriamo un po' la città.. Nate è un'ottima guida"

ci dirigiamo verso l'uscita.. l'autista carica le valigie e nel mentre noi saliamo in auto.. Terri come al solito non riesce a farsi i fatti suoi..

"beh.. come vi siete conosciuti?"

sia io che Nate scoppiamo a ridere ed io intervengo..

"niente.. insomma.. Nate mi ha rovesciato un caffe intero su una camicia bianca di seta.. tutto questo all'interno di un bar del centro di Parigi" tutti e quattro scoppiamo a ridere e finalmente vedo che anche mio cugino inizia a sciogliersi dalla sua rigidità iniziale.

il pomeriggio trascorre benissimo e la sera decidiamo di portarli alla Torre Eiffel e mentre loro decidono di salire in cima noi ci sediamo su un muretto e guardiamo questa meraviglia illuminata..

"Sai cosa vorrei fare in questo momento?" mi chiede Nate

" no.. dimmi?" chiedo ingenuamente

" vorrei poterti baciare" e a quelle parole il mio cuore perde un colpo.. ma penso che forse sia ora di rimettersi in gioco.. che sia ora di andare avanti e così mi avvicino a lui accorciando la distanza tra di noi.. le sue mani si appoggiano delicatamente al mio viso ed in un attimo azzeriamo le distanze tra di noi.. le nostre labbra s'incontrano e quello che sento è felicità. 

Tra tutti amo teWhere stories live. Discover now