37* NON LASCIARMI

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Erano passati 4 mesi dalla proposta di matrimonio, 4 mesi in cui tra me e Fede le cose erano peggiorate drasticamente, nell'ultimo mese eravamo arrivati al punto che iniziavamo a parlare e subito dopo si scatenava una litigata di dimensioni epiche.

Io non ce la facevo più

Lui non ce la faceva più

Entrambi eravamo stanchi della situazione ed entrambi eravamo così orgogliosi da non riuscire ad andare incontro all'altro per risolvere i nostri problemi.

La mia convinzione era quello di amarlo con tutta me stessa e per questo continuavo a sopportare i continui litigi ma dall'altra parte non riuscivo a capire se anche lui fosse ancora follemente innamorato di me.

Era l'alba ed io ero già sveglia, purtroppo ora mai erano settimane che non riuscivo a dormire serena, la paura di perderlo definitivamente mi impediva di avere un sonno tranquillo, dovevo prendermi qualche giorno per me, riuscire a capire cosa era giusto fare, non volevo sposarlo se lui non era più convinto dei suoi sentimenti e non volevo sposarmi se per il resto della mia vita avessi dovuto affrontare continue discussioni.

Mi alzai dal letto assicurandomi di non svegliarlo e mi diressi nella cabina armadio, infilai un pantaloncino corto ed una t-shirt e mi diressi nella palestra della casa, avevo bisogno di sfogarmi e ultimamente la cosa che mi faceva liberare di più dalla rabbia, la tristezza e da tutti i miei pensieri era prendere a pugni quel maledetto sacco da box.

Iniziai a prendere a pugni quel sacco come se fosse il mio peggior nemico, non so per quanto lo feci ma mi fermai solamente quando non ebbi più fiato per continuare a picchiare.

" Hai bisogno di sfogarti?" mi girai e sulla porta della palestra c'era Fede che mi guardava

" Direi di sì!!!" risposi fredda, non riuscivo a non sembrare distaccata, non dopo l'ultimo litigio di ieri sera, ero arrabbiata, aveva detto cose bruttissime e sinceramente non mi importava se le aveva dette perché era arrabbiato, io non sarei mai arrivata a dire certe cose.

" Sei ancora arrabbiata vero? Fre.. non volevo dire" lo interruppi, non avevo voglia di sentire le sue scuse "No Fede, non funziona così, non volevi dirle ma le hai dette? non mi importa se non le pensavi, mi hai ferito, sei arrivato a dire che hai sbagliato a chiedermi di sposarti, che forse avresti dovuto pensarci e sai una cosa, ora ci devo pensare io" la rabbia stava parlando per me, non ragionavo più perché ieri sera mi aveva ferita per l'ennesima volta, lo conosco, lo so che dice le cose con l'intento di ferire ma non mi aspettavo che lo facesse con me

" Parto per Parigi tra 3 ore, starò via un paio di giorni, forse.. forse stare lontani per un po' ci farà bene e forse riusciremo a capire entrambi se vogliamo sposarci o no, perché ad oggi Fede io non lo so"

Non gli diedi il tempo di controbattere, usci dalla palestra e mi andai a chiudere nel bagno della nostra camera, mi feci una doccia e piansi, piansi talmente tanto che probabilmente finii le lacrime a disposizione.

Avevo 20 anni, ero giovane per sposarmi ma avevo sempre pensato che lui fosse la persona giusta. Avevo accettato perché lo amavo più della mia stessa vita, avevo accettato perché con lui ero pronta ad affrontare le fiamme dell'inferno, ed ero ancora convinta di voler fare tutto ciò, forse era lui che doveva capire se voleva ancora fare tutto ciò.

Dopo un'ora ero pronta ad uscire per dirigermi in aeroporto, entrai in cucina e lui era seduto al tavolo a bere il suo caffè

" Ci vediamo tra un paio di giorni" lo so risultavo stronza, ma lui doveva capire che non poteva ferirmi ogni volta e pensare che io ci passassi sopra

" ok!" rispose freddo e distaccato, avrei voluto avvicinarmi e abbracciarlo, baciarlo dirgli che non era cambiato niente che io l'amavo più di ogni altra cosa al mondo ma l'orgoglio non me lo permise e senza dire altro usci dalla nostra casa diretta all'aeroporto.

***

Ero in attesa che il jet fosse pronto per il decollo quando mi accorsi che avevo lasciato a casa la mia borsa con il pc dentro e senza quello non potevo partire

"Cazzo!!! Robert, fermi tutto, devo rientrare a casa un attimo ho lasciato il pc in salotto e non posso partire senza quello, ritardi il decollo di un'ora"

"Certo signorina, avverto l'autista di arrivare qua con l'auto che la caricherà e la riaccompagnerà a casa"

"grazie mille"

Dopo circa 30 minuti ero nuovamente a casa, strano la macchina di Fede era ancora nel nostro parcheggio, in teoria doveva essere già al lavoro, preoccupata che non si fosse sentito bene mi affrettai ad estrarre le chiavi e ad entrare in casa, corsi in salone ma la scena che mi apparve davanti mi raggelò il sangue

Dopo circa 30 minuti ero nuovamente a casa, strano la macchina di Fede era ancora nel nostro parcheggio, in teoria doveva essere già al lavoro, preoccupata che non si fosse sentito bene mi affrettai ad estrarre le chiavi e ad entrare in casa, cors...

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Federico

Stavo per uscire di casa per dirigermi al lavoro, era una giornata terribile, a dire il vero erano mesi terribili litigavo continuamente con lei, ieri sera avevamo raggiunto l'apice le avevo detto che avevo sbagliato a farle la proposta di matrimonio, non lo pensavo veramente la rabbia aveva parlato per me e volevo ferirla e lei questa mattina era partita per Parigi, aveva detto che un paio di giorni di distanza ci avrebbero aiutato a capire cosa volevamo veramente ma io già lo sapevo cosa volevo, volevo lei, la volevo sposare perché il mio sentimento non era cambiato, anzi, era aumentato sempre di più l'amavo più della mia vita ma non riuscivo a farglielo capire.

Suonarono al campanello e quando aprii la porta non potevo credere ai miei occhi, davanti a casa c'era la mia ex morosa non ci vedevamo ora mai da due anni e sinceramente non sentivo la sua mancanza per niente.

" Cosa ci fai qua?" chiesi in modo non molto cortese, ma non mi interessava esserlo

" Sono venuta a trovarti, in fin dei conti è tanto che non ci vediamo, mi fai entrare?" non volevo essere troppo scortese perciò la invitai ad accomodarsi nel salone

" Cosa vuoi Luce? sono in ritardo per andare al lavoro"

" mi hanno detto che ti sposi, oltre tutto con la cugina del tuo migliore amico, lo sapevo che l'amavi ma ho sempre sperato che fossero solo idee che mi ero fatta io invece .. avevo ragione, ma prima che ti sposi io devo dirti quello che provo Fede, almeno devo provarci.. in questi due anni non sono riuscita a dimenticarti, ti amo ancora" e senza darmi il tempo di controbattere si fiondò sulle mie labbra.

"CHE CAZZO FAI?" no, la sua voce, la voce del mio vero amore, allontanai la mia ex e guardai verso l'ingresso ed in piedi con le lacrime agli occhi c'era lei

"Fre, non è come sembra te lo giuro!"

"Non è come sembra? mi prendi per il culo... tu - indicò la ragazza che fino a pochi secondi fa mi stava baciando - esci immediatamente da questa casa, per quanto riguarda te invece, mi fai schifo, manderò qualcuno a prendere la mia roba in questi due giorni" poi si diresse verso la porta, non potevo lasciarla andare, dovevo spiegarle così cercai di rincorrerla fuori di casa ma l'immagine che mi si presentò davanti era orribile.

Era stesa sull'asfalto, un auto ferma e il ragazzo che la guidava che continuava a chiedere aiuto dicendo che era sbucata fuori dal nulla.

Non potevo perderla, lei doveva restare con me, corsi verso il suo corpo disteso a terra

"Amore, apri gli occhi ti prego.. svegliati.. non lasciarmi.. ti spiegherò tutto.. ma tu non lasciarmi perché sei la mia ragione di vita e ti giuro.. ti giuro che ti sposerò non appena ti svegli perché Ti amo"

Tra tutti amo teNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ