Capitolo 16

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Levi.

<<D'accordo- sussurro flebile -Se vuoi avermi, mi avrai... ma niente di più>>

Eren mi sorride felice.
Mi sfiora le clavicole nude che sbucano appena dalla mia casacca con le dita sottili. Rabbrividisco e comincio a tremare:

<<Non avere paura>> è il sussurro che mi accarezza l'orecchio.

Ansimo.

Non riesco a respirare.

Eren mi sfila la casacca con un movimento unico e posa le labbra umide contro il mio petto. Depone una lunga serie di piccoli baci sui miei pettorali e si tuffa sui capezzoli già turgidi, facendomi esplodere in un guaito:

<<Asp-aspetta io...>> balbetto spaventato e, subito, Eren mi libera dalla sua presa;

<<Troppo in fretta?>>

Annuisco, chinando il capo per nascondere il vago rossore che mi imporpora le guance: perché mi sento così...così... strano?

<<Perdonami>>

Sussulto quando le morbide labbra del moccioso si posarono sulla mia fronte in un bacio gentile;

<<Farò con calma. Promesso>>

Il mio cuore batte all'impazzata.

Che diavolo mi sta succedendo?

<<Angel?>>

Volto il capo, scosso da quel richiamo sussurrato a fior di labbra e ciò che vedo è la bruna mano di Eren tesa verso di me, in attesa che io l'afferri: <<Vieni>> dice, prendendomi per mano.

Ci sediamo sul letto, spogliati dalle tuniche, ma non dal nostro naturale imbarazzo; la luce della mia candela illumina per un attimo i nostri collari, facendoli brillare come delle piccole stelle.

Deglutisco a disagio.

<<Te la senti di continuare?>> chiede e io annuisco senza riflettere.

Eren mi regala un nuovo sorriso che pare illuminare l'intera stanza: allunga le dita verso di me e comincia ad accarezzarmi i capelli giocherellandoci piano, facendoseli scorrere tra le dita, portandoseli alle labbra per imprimervi sopra qualche casto bacio.

Le mie gote avvampano di colpo.

Lo sento sogghignare, forse divertito dal mio imbarazzo e accosta il suo viso al mio: sorride ancora e, invece che baciarmi sulla bocca come temo, annega il volto nelle pieghe del mio collo, stuzzicandomi la pelle con piccoli baci e gentili carezze.

Ansimo, colto da un brivido: nessuno prima mi ha mai riservato tante delicate attenzioni.

Duncan mi ha mostrato solo brutalità e questo... questo è completamente diverso da ciò che ho imparato a gestire. Non so come comportarmi e questo mi spaventa.

<<Ma tu stai tremando>> quella voce preoccupata mi riscuote dai miei pensieri, facendomi arrossire, se ciò è possibile, ancora di più: i dolci occhi di Eren mi squadrano attenti, facendo galoppare il mio cuore.

<<Non è niente>> sibilo.

<<Possiamo fermarci qui se non te la senti>>

Mi rizzo di colpo, impietrito da quelle poche parole.

Dov'è la ferocia? Dove sono l'orrore e la violenza? Perché questo dannato ragazzo, invece di violentarmi come un animale in calore, mi offre... mi offre una via di fuga?

Apocalipse EreriWhere stories live. Discover now