<<Spero che tu sappia cosa stai facendo>> Dolcezza lo chiese senza interrompere il suo lavoro, cogliendo Eren completamente alla sprovvista.
Le gote del ragazzo, così come il resto del viso, si fecero improvvisamente rosse.
<<Non so a cosa ti ti riferisca...>> balbettó in risposta, rivolgendo all'altro un sorriso di circostanza, ma l'ermafrodita, invece che ricambiare, gli afferrò la guancia con le dita, per strizzarla con forza.
Il ragazzo gemette, sfuggendo a fatica da quella presa d'acciaio.
<<Non sono stupida, ragazzino- sibiló Dolcezza, premendo con forza l'indice contro il petto di Eren -Non eri nella tua stanza questa mattina. Lo so, perché Mikasa ha quasi dato di matto...>> Sorrise con malizia, mentre Eren sprofondava in uno stato di maggiore imbarazzo.
<<Sei stranamente euforico e piuttosto distratto. Forse anche più del solito>> con la testa alluse al mocio che il giovane stringeva tra le dita e che, da più di un'ora, era impegnato a passare sempre nello stesso punto, tanto era perso nei suoi pensieri.
<<E se ciò non bastasse...- Dolcezza si fece più vicino, accostando il viso all'orecchio vermiglio di Eren -C'è qualcuno che non riesce a toglierti gli occhi di dosso>>
Eren sussultó.
E lentamente, seguendo lo sguardo di Dolcezza, si voltò verso il refettorio, dove incroció quelle sfere d'argento a cui aveva pensato tutta la mattina.Levi era accanto a Isabel, al centro della sala, occupato a pulire i tavoli dal resto del pranzo.
Indossava la solita camicia troppo grande e un paio di brache candide che gli stringevano dolcemente le gambe, mettendole in risalto. Sul viso, a celargli i lineamenti, portava un fazzoletto candido, identico, in tutto e per tutto, a quello che gli tratteneva i capelli.
Levi si irrigidí quando lo sguardo di Eren si posò nel suo e, in tutta fretta, si adoperò per dargli le spalle.
Nello scorgere quella inaspettata reazione, a Dolcezza sfuggì una risatina: <<Dunque avevo ragione>>
E ad Eren si fermò il cuore.
<<Non...Non-non è co-come sembra!>> balbettó, in preda all'ansia.
<<Risparmiami le bugie, tesoro. Non sono nata ieri>>
Eren si guardò intorno guardingo, troppo spaventato per sostenere lo sguardo severo del tesoro che gli stava di fronte; mandò un sospiro, ormai alle strette.
Levi mi ucciderà...
<<Dolcezza io...>>
La mano gentile dell'ermafrodito si posò sulle labbra tremanti di Eren, zittendolo;
<<Non voglio saperne nulla- disse secco -Ma il vostro è un gioco pericoloso. Siete schiavi. Oggetti. E lui è addirittura il preferito del padrone>> Fece una pausa, abbastanza lunga da lasciare al ragazzo il tempo di assimilare il concetto <<Spero che vi rendite conto del pericolo che correte>>
Il ragazzo cercò di sorridere, con scarso successo: un vago tremore gli aveva invaso le carni;
<<So cosa mi aspetta. So cosa ci aspetta in caso fossimo scoperti. Saremo prudenti>>Dolcezza annuì, rivolgendo un'ultima occhiata a Levi, tornato a cercare Eren con lo sguardo.
L'ermafrodita trovò la faccenda alquanto dolce.<<Manterró il segreto. Ma cerca di tenere un basso profilo. Niente sciocchezze>> si raccomandò ancora.
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BẠN ĐANG ĐỌC
Apocalipse Ereri
FanfictionCiao a tutti!! Questa è la mia prima ereri in assoluto perciò... siate buoni!!! La storia si svolge in un futuro prossimo dove le continue guerre hanno decimato la popolazione mondiale; i pochi sopravvissuti si sono riuniti in piccole comunità in mo...