053. L'uomo di Taured.

442 50 5
                                    

La storia di Taured continua ancora oggi a fornire parecchi rompicapi ad esperti ed appassionati di tutto il mondo, non ne si conosce esattamente lo svolgimento dei fatti data l'impossibilitá dei diretti protagonisti di rilasciarne una versione ufficiale, ma al contrario il tutto non è nemmeno mai stato smentito facendo sì che ciò rimanesse così uno degli aneddoti più bizzarri ed offuscati a celarsi negli archivi di Tokyo.
Tale evento sconcertante si è precisamente svolto una giornata, all'apparenza normalissima, di un'estate particolarmente torrida a Tokyo nel 1954.
All'aeroporto di Haneda la routine procedeva come al solito fino a quando ciò che pareva soltanto come uno dei tanti aerei provenienti dal Vecchio Continente fece scalo. Tale aereo trasportava un passeggero alquanto inusuale. Le persone scese dal velivolo si avvicinarono alla dogana per i controlli e proprio in mezzo ad essi spiccava un uomo caucasico di mezza età, particolarmente alto e abbigliato a mo' d'uomo d'affari.
Una volta giunto davanti le postazioni di controllo, l'uomo spiegò di trovarsi in viaggio per affari. Ricordiamo che nel 1954 erano trascorsi solo nove anni dalla seconda guerra mondiale e il Giappone distrutto cercava di ricomporre piano piano la propria identità e così anche le proprie relazioni internazionali, si usava perciò riservare particolare attenzione a coloro provenienti dall'Europa.
Ma è proprio quando l'uomo prese in mano il suo passaporto e lo diede ai funzionari che ebbe inizio tale affascinante mistero.
Infatti gli ispettori di sicurezza dopo aver letto il nome del paese da cui era stato emesso tale documento si scambiarono un'occhiata di pura perplessità. Il passaporto aveva appunto impresso in lettere dorate "Passaporto di Taured".
I funzionari che ovviamente non avevano mai sentito parlare di tale nazione, credettero così che si trattasse di una specie di scherzo anche se, giustamente, l'uomo che avevano dinnanzi pareva decisamente più spazientito che divertito.
Controllando il passaporto i funzionari verificarono così che lo strano soggetto aveva usufruito di tale documento al fine di compiere diversi viaggi in tutta Europa ed effettivamente riportati vi erano anche i timbri dei precedenti viaggi a Tokyo, proprio come egli stesso aveva prevedentemente dichiarato.
Il documento pareva ufficiale e autentico al 100%.
Il misterioso viaggiatore parlava un giapponese modesto e, a sua detta, la sua lingua madre era il francese nonostante conoscesse appunto moltissime altre lingue europee ed infine un'ulteriore conferma che fosse un viaggiatore abituale furono le banconote che portava con se e proveniente da circa una decina di diversi paesi europei.
Per ulteriori controlli il soggetto venne trasferito nella stanza degli interrogatori mentre il suo passaporto passò in mano ad esperti, inoltre gli venne addirittura chiesto di mostrare altri documenti in modo da effettivamente verificarne l'identità. L'uomo, unicamente desideroso di uscire da lì e proseguire il suo viaggio d'affari, collaborò in tutti gli aspetti e diede loro tutti i documenti fini ad attestare la sua provenienza, ma tale collaborazione invece di chiarire l'equivoco si dimostrò in realtá controproducente. Tutti i suoi documenti, carta d'identità, patente, assicurazione, insomma proprio ogni singolo documento detenuto dall'individuo era stato emesso da questa fantomatica ed apparetemente sconosciuta repubblica di Taured. La perplessità degli ispettori era superata solo da quella del viaggiatore dato che secondo lui non vi erano mai stati problemi in tutta la sua vita in fatto di viaggi.
Ormai giunti ad una situazione paradossalmente ridicola, i funzionari dell'aeroporto chiesero esplicitamente dove con esattezza questa nazione si trovasse. L'uomo sorpreso disse con tono di sarcasmo che ovviamente essa si trovava tra Francia e Spagna.
Spazientiti gli chiesero anche di indicare con il proprio dito dove si trovasse portandogli così una cartina geografica da poter esaminare. Quando l'uomo abbassò poi lo sguardo alla ricerca del suo paese natale, osservò che l'area da egli stesso indicata portava il nome di Andorra. A quel punto si sentì preso in giro e disse che la cartina era palesemente errata anche perché il suo paese, che per altro possedeva una storia millenaria dai risvolti epici, si trovava proprio in quel punto e portava il nome di Taured e non di Andorra. I funzionari cercarono allora di spiegare all'uomo che tale nazione non era mai esistita ma allo stesso tempo l'individuo replicava invece di sì sollevando così la ragionevole questione di come avesse mai fatto anche solo a salire su decine di aerei e ad intraprendere i molteplici e precedenti viaggi senza problemi se i suoi documenti non fossero stati in regola.
Tale situazione non stavá però portando da nessuna parte dato che qualunque spiegazione razionale sembrava portare ad un vicolo senza via d'uscita. Dopo qualche ora i risultati degli esperti che avevano analizzato nei minimi dettagli il passaporto arrivarono ed il verdetto fu che esso era del tutto autentico e così lo erano anche tutti i timbri aeroportuali internazionali presenti. Nonostante ciò però nello stesso tempo nessuno degli aeroporti indicati poteva confermare di aver mai avuto a che fare con alcun passaporto di una nazione chiamata Taured, quindi l'enigma principale rimaneva ancora irrisolto: in cosa diavolo consisteva Taured?
I giapponesi decisero così di chiamare l'azienda per cui l'uomo diceva di lavorare e purtroppo anche in questo caso la pensata si rivelò un completo fiasco. L'azienda non soltanto disse di non aver mai sentito parlare di quell'uomo, ma anche di non essere a conoscenza del paese nominato, anche se l'uomo portava con se una serie di documenti e attestati che dimostravano invece tutto il contrario, inoltre vennero anche contattati i membri della compagnia con i quali avrebbe dovuto concludere degli affari lì a Tokyo, ma anche loro affermarono di non avere idea di chi questo soggetto fosse. Il misterioso viaggiatore più confuso che mai propose allora di provare a chiamare l'Hotel in cui aveva lui stesso prenotato una stanza per il suo soggiorno... L'Hotel disse però di non aver alcuna stanza prenotata a suo nome. A quel punto le autorità Giapponesi, non potendo fare altro per cercare di risolvere la situazione si attennero al protocollo riguardante i viaggiatori ignoti e chiesero l'intervento della polizia. Il soggetto in uno stato confusionale venne trasferito sotto la custodia di autorità di sicurezza speciali in un edificio per trascorrervi la notte. Inoltre come da protocollo vennero piantonate due guardie armate e ben addestrate di fronte alla sua stanza in modo che il mattino seguente si fosse potuto precedere alla torchiatura non più da parte di semplici funzionari aeroportuali, ma da agenti di sicurezza nazionale specializzati in spionaggio dato che apparentemente la situazione era precipitata al punto da rendere l'uomo una spia e così un pericolo per la sicurezza nazionale giapponese. L'uomo senza mai opporre resistenza chiese solo qualcosa per il mal di testa e appena fu dentro la sua stanza si buttò sul letto, probabilmente sperando che al suo risveglio tutto finisse.
Il mattino seguente un team composto da poliziotti di Tokyo e da agenti di sicurezza della PSIA si recò presso l'edificio dove il soggetto era stata lasciato. Le guardie che avevano sorvegliato tutta la notte riferirono che il soggetto non era mai uscito dalla stanza e che non avevano udito alcun rumore particolare, ma quando poi la porta venne finalmente aperta l'ultimo dettaglio inquietante di questa storia si materializzò davanti agli occhi scioccati delle autorità. L'uomo che diceva di provenire da Taured, come quasi si trattasse dell'ultimo numero di un illusionista, sparì nel nulla. Non vi era traccia di lui in tutta la stanza, effetti personali compresi.
Per qualunque persona normale cercare di scappare attraverso la finestra significava la morte data l'altezza dell'edificio. Le guardie che non si erano mosse per un solo istante dalla porta non potevano far altro che cercare con disperazione l'uomo in ogni angolo. L'incredulità venne rapidamente sostituita dalla rabbia, le autorità ovviamente si sentivano prese in giro ma non riuscendo a trovare una spiegazione a tale bizzarra vicenda decisero di seppellire l'intera faccenda e di finire per non parlarne mai più.
A partire dagli anni 60 tale storia cominciò a circolare solamente grazie al fatto che durante la disperata ricerca dei funzionari aeroportuali giapponesi, cercando di scoprire il paese di origine dello sconosciuto viaggiatore, contattarono aeroporti di tutto il mondo in modo da ricevere la validitá dei timbri di quel passaporto talmente strano da portare il nome di "Taured" come bandiera. Negli anni diverse sono state le ipotesi che si sono fatte e una delle teorie che riscontra più seguaci è quella del viaggiatore interdimensionale, ossia una persona che in un momento della sua esistenza, per ragioni a noi non ancora note, si ritrova a vivere in un mondo che non è come quello conosciuto fino a quel momento. Insomma, un soggetto che attraversa un portale interdimensionale e si ritrova a vivere una realtà che però esiste in un universo parallelo.
Provate solo a pensare che in tutto il mondo vi sono tantissime persone che descrivono esperienze simili, riconducibili a questi viaggi interdimesionali.

Ma...WTF?!Where stories live. Discover now