059. I Fratelli del sole.

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Shoaib e Rashid così come ogni loro singolo coetaneo di Mian Kundiun, un piccolo villaggio in Pakistan, la mattina si alzano, fanno colazione e poi vanno a scuola.
O almeno, così pare.
Entrambi parte di una famiglia religiosa praticante i due ragazzi si svegliano tutte le mattine assieme al sole, alle 4, scoppiettanti, pieni di vita ed energia. Vanno a scuola, giocano a cricket, ridono, scherzano, fanno tutto ciò che un bambino della loro età dovrebbe fare.
Questo però, fino a quando il sole non tramonta.
Con l'affievolirsi dei raggi di esso, i due fratelli cominciano a perdere inspiegabilmente le forze. Pian piano, non riescono più ad aprire gli occhi, a parlare, ad addirittura stare seduti. Entro la sera, si ritrovano completamente paralizzati, incapaci di compiere un qualsivoglia movimento.
Ció accade ogni singolo giorno dell'anno.
Ed è il team del Dottor Javed Akram -composto da competenti figure nazionali ed internazionali- , professore di medicina al Pakistan Institute of Medical Sciences, che si sta occupando del caso di quelli che oramai sono mondialmente noti come i "Fratelli del sole".
"Abbiamo accettato questo caso come una sfida," sostiene il Dottor Akram in un'intervista al quotidiano pakistano Dawn. "I nostri dottori stanno portando avanti dei test medici per determinare come esattamente una cosa del genere sia possibile. È un rebus complicato da risolvere per la medicina: corpi sincronizzati al movimento del sole".
È un caso senza precedenti. Una malattia misteriosa per la quale, al momento, non sembra esistere alcuna una cura.
Il padre dei bambini, Mohammad Hashim, sostiene che siano nati così e che la loro non sia invece un'abitudine sviluppata col passare degli anni.
"Siamo fortunati che la loro condizione non sia peggiorata col tempo," dichiara.
Hashim ha sei figli, tre dei quali sani. Shoaib, Rashid e il piccolo Ilyas, di solo un anno, invece, soffrono tutti e tre della "Malattia del sole". Il padre però sostiene che non si tratti affatto di un qualcosa di direttamente legato alla luce del sole, come molti abitanti di Mian Kundi sostengono, dato che anche in giorni piuttosto nuvolosi o portanti pioggia, la routine dei 3 figli non sembra cambiare.
I fratelli hanno col passare del tempo anche imparato a tornare a casa, cenare in anticipo e completare i propri compiti prima che appunto il sole tramonti. Sia le loro menti che i loro corpi sembra sia stati infatti "addestrati" a tal proposito, ma man mano che crescono però, i due paiono soffrire sempre più le conseguenze di questa loro paralisi notturna.
Sono stati condotti quasi 100 test medici e analisi di ogni genere su Shoaib e Rashid, e di almeno altri 200 se ne attendono i risultati.
"Uno dei test che abbiamo condotto indica un problema del sistema nervoso," rivela il Dottor Akram. Dopo aver provato diversi medicinali, pare che il suo team sia riuscito a trovarne uno parzialmente efficace, che consente ai due fratelli di poter stare seduti e compiere qualche passo dopo il tramontare del sole, ma il piccolo progresso non è ovviamente da considerarsi come parte di una cura definitiva.
Adesso i ricercatori hanno cominciato anche ad analizzare la terra, l'acqua e l'aria di Mian Kundi, cercando di trovare una risposta a quali possano esattamente essere state le cause di tale misteriosa condizione.
"Nel nostro villaggio non vi sono malattie, c'è la corrente, i cellulari, la connessione internet e il gas. La gente vive una vita sana e normale," sostiene Hashim con tono difensivo verso chi cerca di trovare collegamenti tra la malattia dei suoi figli e il villaggio dove i piccoli sono cresciuti. "Non siamo un villaggio di sottosviluppato".
Al momento, il governo del Pakistan sta però fornendo assistenza medica gratuita ai fratelli, che continuano ad essere sottoposti a test medici nella capitale Islamabad, dove rimarranno fino ad ulteriori sviluppi.

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Figli di Apollo, easy.🙆

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