7. Lyzaria

16.3K 999 25
                                    

Perché lo trova divertente chiamarti Lyza quando gli hai chiesto specificamente di chiamarti Lyzaria?
Il mio drago chiede.

Perché pensa che sia divertente irritarmi.
Rispondo.

Come è possibile che lo trovi divertente?

Non è divertente infatti ma lui è un cazzone.
Rispondo e Mytalonis ridacchia un po'.

«Ripulisciti, devo presenziare l'allenamento dei guerrieri tra mezz'ora. Il bagno è lì e ci sono dei vestiti nell'armadio che appartengono a mia sorella, ma dovrebbero essere circa della tua taglia» dice Daerius.

«Sì, va bene» mormoro, ascoltando solo metà di quello che dice.
Quando sento la porta chiudersi, gemo e crollo sul letto. La stanchezza e il dolore di questi giorni mi cadono addosso e sento alcune lacrime pizzicarmi gli occhi mentre cerco di non dar loro libero sfogo.

Lo stomaco mi fa male nel punto in cui sono stata accoltellata e un grande livido sta cominciando ad apparire. Le mie cosce sono rosse e bruciano a causa dei tagli che i pantaloni strappati rivelano e che sfregano sulla pelle sanguinante. Anche la mia guancia è pulsante per il taglio che si estende dall'orecchio fino all'angolo del labbro.

Lyza posso guarirti?
Chiede Mytalonis.

No, sarebbe troppo pericoloso.
Ogni volta che mi guarisci, tutto ciò che mi circonda viene bruciato o ridotto in cenere, non posso farlo qui.

Ma non mi piace quando sei ferita.
Grugnisce.

Allora non farmi sentire semplicemente il dolore, mi medicherò non appena troverò qualche benda.

Potrebbero essere in bagno.
Suggerisce e mi alzo, stringendo i denti per il dolore. Vado in bagno e sospiro di gioia quando trovo un kit di pronto soccorso sotto il lavandino.

Faccio una doccia veloce, sussultando quando l'acqua tocca le mie ferite aperte. Poi, usando la forza del mio drago, riesco a cucire e disinfettare tutti i tagli, avvolgerli in una benda e trovare addirittura una spazzola in uno dei cassetti.
Pettino i capelli e li tiro su in una coda di cavallo.

Quando apro la porta dell'armadio, non posso fare a meno di emettere un verso di disgusto. Tutto è rosa o viola.

Quanti anni ha sua sorella?
Mormoro, cercando un qualsiasi abito che non gridi nove anni.

Trovo finalmente un paio di shorts, che sono forse un po' troppo corti, e un crop top rosso.

Apro un cassetto e trovo un sacco di mutandine dentro, insieme ad un set di reggiseni che sono troppo piccoli per me. Stringo i denti per la frustrazione, e mi metto un paio di mutandine rosse e un reggiseno abbinato.

Indosso anche i vestiti prima di esaminarmi allo specchio. Sussulto al mio riflesso. Sento bussare alla porta e Daerius entra con uno sguardo infastidito.

«Avresti dovuto aver finito circa dieci minuti fa» dice e io ruoto gli occhi.

«Mi dispiace Alpha, ero impegnata ad indossare abiti apparentemente appartenenti a una prostituta» esclamo con cattiveria e cerco di tirare un po' su il top per coprire la generosa scollatura.

«Stai bene, invece.»
Lui scrolla le spalle e io lo schernisco.

«Sembro una puttana!» grido e lui alza gli occhi al cielo.

«Ti procureremo alcuni vestiti nuovi dopo, adesso andiamo, mi hai già fatto fare tardi» ringhia e lo seguo accigliata.

È veramente uno stronzo!
Grida il mio drago e io mormoro in approvazione essendo perfettamente d'accordo.

Ignoro le occhiate che tutti i lupi mi lanciano mentre passiamo e seguo Daerius nella foresta. Questo posto è inquietante, gli alberi frusciano e giuro che posso sentire delle voci nel vento.

Sospiro di sollievo quando il bosco si dirada ed entriamo in un edificio massiccio che dentro sembra una palestra costosa.

Ci sono quasi un centinaio di lupi che si allenano. Sono tutti uomini, e subito riprendo coscienza di quello che indosso tirando giù i pantaloncini inguinali e tirando il top ancora più in alto.

La parte superiore è troppo piccola e i miei seni stanno quasi fuoriuscendo mentre questi pantaloncini continuano ad alzarsi mostrando il culo. Sento Daerius ringhiare e tutti si allontanano, e io rimango quasi sorpresa.

C'è una grande area all'aperto con un sacco di tappeti blu sparsi un po' ovunque. Daerius urla qualcosa e tutti si sparpagliano sui tappetini.
Mi appoggio al muro vicino e li guardo combattere, sono a malapena in grado di tenere gli occhi aperti per quanto è noioso.

«Perché non ci sono donne?» chiedo a Daerius quando vedo ancora solo maschi.

«Perché le donne non possono e non devono combattere» sbuffa in risposta facendomi urlare.

«Questa è la cosa più stupida che abbia mai sentito! Le donne possono combattere proprio come gli uomini!»

«No, non possono, e se potessero, allora gli uomini sarebbero quelli che si occupano di dare alla luce i cuccioli e se ne prendono cura quando sono piccoli»
ribatte e io ringhio più forte.
Stiamo attirando l'attenzione di gran parte dei guerrieri.

«Scommetto che posso combattere meglio di gran parte dei tuoi soldati!» sputo e le sue labbra si arricciano in un sorriso sghembo.

«Allora dai, scegline uno!» dice, tendendo il braccio verso i suoi lupi.

«Bene!» sospiro e mi rivolgo verso i lupi per scegliere la mia preda. Ne indico uno che sembra essere dei migliori. Lo punto e Daerius alza gli occhi al cielo.

«Wylliam, vieni qui» dice e io nel frattempo scrocchio il collo per dare un effetto drammatico alla situazione.
Mentre mi muovo per salire su uno degli stuoini, Daerius mi afferra il braccio e appoggia le sue labbra al mio orecchio.

«Non osare dare fuoco a qualcosa o a usare il fuoco in generale o tornerai nella tua cella» mi avverte e gli lancio un'occhiata divertita.

«Non sono stupida solo perché tu lo sappia» rispondo indignata prima di mettermi di fronte a Wylliam.

Sei pronto?
Chiedo al mio drago.

Naturalmente.
Ringhia e io ridacchio.

Wylliam è almeno 2 metri di altezza con dei muscoli massicci, la maggior parte della gente lo troverebbe sicuramente spaventoso.
L'ho scelto apposta perché probabilmente è lento considerate le sue dimensioni.

Alziamo entrambi i pugni, pronti a combattere.
Vedo che fa un passo e inizia ad avanzare.
Saetto un pugno dritto al suo petto.
Indietreggia di parecchi passi e quasi cade a terra, ma nonostante lui non cada al suolo non gli dò modo di riacquistare stabilità.

Porto un pugno alla sua mascella e gli sferro un altro calcio direttamente alle costole. Cerca di regolarizzare il respiro poggiando le mani sulle ginocchia, ma io gli avvolgo la gola con il palmo, lui cerca di liberarsi dalla mia presa che non permette all'aria di entrare nei suoi polmoni, ma senza alcun successo.

Mi giro e vedo che Daerius è sorpreso.
Gli sorrido prima di colpire Wylliam sulla tempia, battendolo a sangue freddo. Il suo corpo cade a terra con un tonfo e io mi incammino verso Daerius.

«Stavi dicendo?»

Revisionato il 12/07/2018

Mate to the Dragon [TRADUZIONE]Where stories live. Discover now