Mate to the Dragon [TRADUZIONE]

20. Daerius

Sono così confuso. Non riesco a capire se Lyza ci abbia portato qui sapendo che suo zio ci avrebbe imprigionato o no. Inoltre, proprio prima che se ne andasse, ho visto un lato di lei che mi ha preoccupato. Ha ucciso quella guardia, semplicemente perché l'ha tenuta ferma, e lo ha fatto con un solo calcio. I suoi occhi erano colorati di rosso e la sua voce era un ringhio terrificante che ha fatto scuotere la stanza e uggiolare il mio lupo per il potere che stava irradiando.

«La tua compagna è proprio una puttana.»
Mi giro per vedere Angel che mi guarda attraverso le sbarre della cella.

«Non parlare con me» mormoro con un ringhio, portando il mio sguardo infuriato via da lei.

«Sai che ho ragione, ha ucciso quella guardia senza neanche battere ciglio, e ha lasciato che suo zio ci imprigionasse solo perché siamo dei lupi» dice anche lei arrabbiata almeno quanto lo sono io.

«Smettila di parlare Angel» ringhio, mentre la mia frustrazione aumenta nei suoi confronti.

«Non ha nemmeno reagito quando hai detto che lei è la tua compagna! Non ha mostrato emozioni, non ha detto nulla,  non ti ha nemmeno guardato!»
La guardo con i miei occhi d'oro brillante diritto nei suoi color ambra e sento trapelare la voce da Alpha attraverso le mie parole.

«Non pensi che io lo sappia e che ci sia arrivato anche da solo? Non pensi che io sappia che la mia compagna mi abbia praticamente rifiutato? E, innanzitutto, che sia stata proprio lei a portarci in questa prigione?» le urlo con rabbia. Angel torna a sedersi contro il muro, portando le ginocchia sotto il mento e avvolgendo le braccia intorno ad esse. Fissa a terra, con la testa inclinata.

«Mi dispiace Daerius, so che questo deve essere difficile per te. Vorrei solo che mi avessi ascoltato» sussurra, mentre io non dico niente. Non sono sicuro di cosa dovrei dire, o pensare a questo proposito. Inclino la testa all'indietro e l'appoggio contro il muro di pietra, un respiro pesante che mi sfugge dalle labbra.

«Da quanto tempo siamo qui?» Angel chiede.

«Non ne ho idea, ma sono esausto, ora vado a dormire» io mormoro, muovendo per mettermi sulla branda in metallo. Appoggio la testa sul braccio e riesco a mettermi in modo quasi confortevole e mi addormento non appena i miei occhi si chiudono.

•••

Il fuoco mi circonda, mentre mi striscia su per i vestiti e raggiungendo i capelli, ma non mi fa male. Posso vedere la mia pelle che diventa nera ma non sento assolutamente niente. Mi guardo intorno e mi rendo conto di essere su uno dei balconi del castello. Dietro di me c'è una finestra enorme che riflette le immagini dei vulcani che sono davanti a me.

Posso vedere la luce arancione e la luce rossa ballare sul brillante vetro nero.

Fisso la superficie lucida, illuminata dalla luce finché, improvvisamente, il terreno comincia a tremare. Vedo il balcone creparsi e staccarsi leggermente dal fianco della parete, io cado in ginocchio. Lascio che il mio lupo prenda il sopravvento e l'unica cosa di cui mi rendo conto dopo è di essere in volo, mentre salto fuori dal balcone.

Proprio mentre sto per atterrare sulle zampe, il terreno si apre e cede il posto ad un abisso. Io inizio semplicemente a cadere, in un'oscurità apparentemente infinita e guardo come il cielo sopra di me viene inghiottito dal fumo.

•••

Mi sveglio quando sento la voce acuta di Angel, e lo sbattere di qualcosa sulle sbarre della cella. Vedo le guardie che camminano verso di noi e io salto in piedi.

«Cosa sta succedendo?» chiedo.
Uno ridacchia un po', aprendo la mia cella e muovendosi verso di me per prendermi e trattenermi.

«Sei stato invitato al matrimonio» dice e i miei occhi si allargano per la paura.

«Di chi?» chiedo.
Mi guarda, con un sorriso fastidioso sul volto.

«Della tua compagna.»
Giuro che non riesco a respirare.
Fin da quando ero bambino mi è stato detto che una compagna mi avrebbe reso un Alpha più forte e mi avrebbe dato dei bambini che sarebbero diventati più potenti di me durante la crescita.

Tuttavia Lyza sembra solo fare la mia vita a pezzi.
A causa sua, ora non ho una compagna, nessun branco, nessuna casa e nessun futuro.

•••

Capitolo molto corto ed è per questo che ho deciso di pubblicarlo.
Ricordatevi che non sono io a scriverli!
Commentate, mi fa moltissimissimo piacere leggere ciò che vi viene in mente mentre leggete!